Corriere della Sera (Milano)

«Virus, troppi casi sommersi»

Allerta dei medici di Milano, ma per ora la curva dei contagi tiene. In Lombardia metà dei morti Ue. Rilancio Fiera

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Metà dei morti d’Europa sono lombardi. Il bilancio di 24 giorni di emergenza è sempre più pesante: i contagiati sono ormai 13 mila, quelli ricoverati in terapia intensiva 757. Nervi

tesi tra Regione e governo e dai balconi flash mob, canzoni e applausi. Milano tiene, ma i casi sommersi sono moltissimi.

Più avanza la conta dei contagi e delle vittime, più i nervi tra Regione e Governo si fanno tesi. A 24 giorni dall’inizio dell’emergenza coronaviru­s il numero delle vittime ha superato quota mille. La metà di tutti i morti in Europa: 252 decessi nelle ultime 24 ore. Al centro delle polemiche è sempre la fornitura dalla Protezione civile di 250 mila mascherine di tessuto, bollate dalla Regione come «panni per la polvere».

Ieri l’assessore al Welfare Giulio Gallera ha rincarato la dose: «Il ministro Boccia ha ricordato che sono state inviate 500mila mascherine in Lombardia? Noi lo ringraziam­o ma ne abbiamo bisogno di 300mila al giorno. Forse non c’è la percezione della battaglia che stiamo vivendo qua». La «non comprensio­ne romana» della situazione in cui vive la sanità lombarda, è anche al centro delle parole del governator­e Attilio Fontana: «Purtroppo un conto è vivere drammatica­mente sul campo la situazione delle persone che soffrono, delle persone che muoiono, e altro è viverla in una parte del Paese dove forse ancora non si percepisce la gravità di questo problema». La tensione con il governo si riverbera anche a livello locale quando tra i 5 Stelle lombardi circola una richiesta di dimissioni per gli assessori Gallera e Caparini (Bilancio). Poi in serata il dietrofron­t (con smentita).

Quanto ai numeri, il totale dei decessi è a 1.218, domenica scorsa erano 267. Salgono anche i contagi ormai 13.272 (+ 1.582) e i ricoverati in terapia intensiva 767 (+ 35) ma con una progressio­ne meno brusca di sabato (+ 85). L’emergenza è quella dei posti nelle rianimazio­ni. La sanità lombarda ne ha ricavati 476 in meno di un mese (erano 724).

La strategia per recuperarn­e altri passa da due fattori. Il primo è il trasferime­nto di pazienti in altre regioni, compresi gli ospedali del Sud. Una sessantina i malati già «ricollocat­i».

La seconda è la creazione di nuovi reparti. Il progetto di allestire 500 posti in Fiera è ancora in bilico: «Non abbiamo avuto risposta dal commissari­o Domenico Arcuri — ha spiegato Fontana —. Ci ha chiesto ulteriore tempo per capire se è in condizione di rispondere alle nostre esigenze». Ma il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha dato segnali postivi: «Un padiglione è allo studio, si tratta di trovare personale e strumentaz­ione». Oggi a Milano s’insedia Guido Bertolaso. Polemiche a parte, però, qualcosa si muove: da Roma sono arrivati 90 ventilator­i per la rianimazio­ne, se ne attendono altri 26 nei prossimi 3 giorni e 100 in una settimana. La Regione ha anche elaborato un piano per 192 postazioni di terapia intensiva: «A patto che si riescano a reperire le apparecchi­ature». L’obiettivo è realizzarn­e 90 in 7 giorni, altre 77 in 11 giorni e 25 in due settimane usando le aree vuote al San Carlo, al Niguarda, al San Gerardo, al Policlinic­o.

Resta altissima l’emergenza a Bergamo (+552 casi) e Brescia (+351) mentre Milano continua a seguire un percorso di crescita costante: 1.750 (+199) in provincia e 711 (+79) solo nel capoluogo. Milano, per gli esperti, è l’avanguardi­a della lotta al virus. «Con 1 milione e 300 mila abitanti, una situazione simile a quella della Bergamasca sarebbe devastante».

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(foto Ansa/De Grandis) Alla finestra Dopo la musica e le canzoni dai balconi, è stata la volta del flash mob con luci: lumini e torce in segno di speranza
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Iniziati i lavori per convertire il campo sportivo dell’università in una terapia intensiva: il reparto dovrebbe essere operativo in due settimane
Lavori in corso al San Raffaele Iniziati i lavori per convertire il campo sportivo dell’università in una terapia intensiva: il reparto dovrebbe essere operativo in due settimane

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