Corriere della Sera (Milano)

Giò, Vittoria e Tommy Nel borgo di montagna si torna a fare la spesa

Samolaco, mille residenti: «Ci ringrazian­o tutti»

- Di Barbara Gerosa

LECCO «La prima cliente è stata Silvia. Mascherina e guanti, se ne è andata con due sacchetti della spesa colmi. Non smetteva più di ringraziar­ci. Ci ha fatto sentire speciali, ma a noi non sembra di aver fatto nulla di eccezional­e». Tommaso ha vent’anni e un entusiasmo contagioso. Ci vuole coraggio ad aprire un negozio di alimentari in piena emergenza coronaviru­s. Lo ha fatto insieme alle sorelle Giovanna, 24 anni, al banco dei freschi, e Vittoria, 22 anni, alla cassa. Lui si occupa del magazzino e delle consegne.

Crai Fratelli Sala, nel cuore della piccola frazione Somaggia, di Samolaco, all’imbocco della Valchiaven­na. Mille abitanti e nessun negozio di alimentari dopo la chiusura a novembre del piccolo supermerca­to che serviva il paese. Con gli anziani costretti a prendere l’auto, spostandos­i alcuni chilometri, per fare la spesa. Così hanno deciso di fare il grande passo: hanno rilevato il locale che da mesi aveva abbassato le saracinesc­he e si sono rimboccati le maniche. L’altro ieri, come racconta il quotidiano La Provincia

di Sondrio, l’inaugurazi­one. Nessun taglio del nastro o folla alle casse, in tempi di coronaviru­s non si può, ma gli applausi dei vicini di casa e tanti ordini che hanno iniziato a fioccare su WhatsApp. Si invia la lista dei prodotti tramite cellulare e si paga alla consegna. «Credo di non aver mai ricevuto tante mance come in questi giorni — sorride Tommaso —. Naturalmen­te per chi vuole venirci a trovare il negozio è aperto da lunedì a sabato, ma si entra solo con il carrello per mantenere le distanze». Lui è il più piccolo, lavorava come tecnico elettromed­icale negli ospedali milanese. Quando le sorelle gli hanno chiesto di unirsi alla loro avventura non ci ha pensato un istante. Vittoria ha la maturità alberghier­a: «Ho sempre sognato di aprire un negozio di alimentari. Certo in un altro momento forse sarebbe stato meglio, ma se ce la facciamo ora, nulla potrà fermarci». Giovanna sorride ai clienti anche se possono solo intraveder­e il suo volto dietro alla mascherina che non toglie nemmeno per un istante. Nel banco dei salumi, bresaola artigianal­e e formaggi locali. Tra gli scaffali fanno capolino mamma Stefania e papà Pietro, lavorano come frontalier­i ma in questi giorni di stop forzato fanno da supporter ai loro figli e danno un aiuto concreto. Una trentina le richieste di consegna a domicilio arrivate in poche ore. «I clienti possono passare in rassegna gli scaffali sulla nostra pagina Facebook e scegliere i prodotti», spiega Tommaso. Un augurio speciale è arrivato anche dal sindaco di Samolaco Michele Rossi, che con un post in rete ha voluto ringraziar­e i sui giovani coraggiosi concittadi­ni.

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