La tendenza
Da Elena Ferrante a Sandro Veronesi Salgono nelle biblioteche milanesi i prestiti di romanzi in formato ebook
Dell’ultimo libro di Elena Ferrante, «La vita bugiarda degli adulti», hanno in scaffale nove copie. Non sono sufficienti. Il numero dei lettori che lo richiedono continua a salire, ogni giorno si aggiunge qualcuno e la lista delle prenotazioni è già a quota trentacinque. «Ne compreremo altre copie», rassicurano dalla Biblioteca Sormani, centro nevralgico del Sistema Bibliotecario di Milano. Da quando è iniziato il coprifuoco sanitario, gli acquisti della biblioteca si susseguono senza sosta. «Mai comprato così tanto», dicono. E a bassa voce ammettono, «mai avuto così tanti download». I milanesi costretti a casa hanno scoperto il piacere della lettura. Non potendo comprare libri di carta, si sono gettati sugli ebook. Quelli delle biblioteche cittadine sono gratuiti, così ogni giorno centinaia di cittadini si tuffano felici nel grande catalogo (33.862 titoli) ed emergono vittoriosi con un romanzo o un saggio. Per capire il fenomeno, basta guardare i numeri. A gennaio, quando a Milano si usciva ancora tranquilli di casa, il numero degli ebook scaricati durante il mese si attestava poco sotto i cinquemila (4991). Le prime due settimane di marzo hanno registrato, da sole, 5700 prestiti digitali.
Cosa leggono i milanesi? In cima alla classifica dei libri più richiesti a marzo c’è proprio Elena Ferrante (24 prestiti). Anche «Il colibrì» di Sandro Veronesi, al secondo posto, va forte (19), tallonato da «I leoni di Sicilia» di Stefania Auci (15) e «La misura del tempo» di Gianrico Carofiglio (12). Le prenotazioni, però, raccontano un’altra storia, che alla lunga potrebbe influire e portare in vetta altri autori: sono cinquantacinque i lettori che stanno aspettando di scaricare «L’inverno più nero» di Carlo Lucarelli, quarantadue quelli per l’ultimo di Michael Connelly, «La fiamma nel buio». E piano piano avanzano anche titoli non odierni, uno su tutti, «La Peste» di Albert Camus (30).
Prima del Covid 19, l’iscrizione al Sistema Bibliotecario, necessaria per usufruire dei servizi di tutte le biblioteche cittadine, andava fatta di persona. La procedura è stata subito modificata, inizialmente via mail (con la scansione di un documento di identità e del codice fiscale), da tre giorni è più semplice: si fa online (sul sito milano.biblioteche.it). I libri si cercano poi su Mlol (milano.medialibrary.it), il catalogo digitale del Sistema Bibliotecario cittadino. E lì si apre un mondo: non solo ebook, ma anche testate italiane e straniere, file musicali, audiolibri.
Anche gli audiolibri stanno avendo un picco di popolarità. «I milanesi hanno avuto bisogno di tempo per scoprirli, ma ora si sono convinti e mostrano di gradire. Siamo passati dai centoquarantamila ascolti del 2019, ai settantamila dei primi tre mesi di quest’anno». In catalogo ce ne sono un migliaio: hit recenti come la «Ricamatrice di Winchester» di Tracy Chevalier e «La casa delle voci» di Donato Carrisi; titoli riscoperti, è il caso di «Cecità» di José Saramago (letto dall’attore e regista Sergio Rubini); e grandi classici come «I miserabili» di Victor Hugo e «Moby Dick» di Herman Melville.