Lombardia, la serie nera: oltre 380 vittime in 24 ore Milano, allerta sui contagi
In regione 2.500 morti dall’inizio dell’epidemia un mese fa Assunti 347 medici e infermieri, sbarca la task force da Cuba
Milano ancora in testa per l’aumento di contagi da coronavirus. Il bollettino aggiornato a ieri segna 3.804 positivi in provincia, più 526 rispetto al giorno precedente. Una crescita inferiore al salto di 634 casi registrato tra mercoledì e giovedì, ma comunque preoccupante perché nella «battaglia per Milano» è in gioco la tenuta del sistema sanitario lombardo. In città finora si contano 1.550 persone ammalate di Covid-19. Secondo l’assessore alla Sanità Giulio Gallera l’incremento attuale è una possibile fotografia di quello che è successo dieci giorni fa, ovvero del «folle weekend del 7 e 8 marzo in cui c’erano tante persone per strada, nei parchi, come se nulla fosse in una bella e mite giornata di primavera». Dal lunedì successivo però, ricorda l’assessore, c’è stata una crescita di responsabilità da parte dei cittadini, che hanno cambiato i loro stili di vita e si aspetta di raccogliere il frutto di questi comportamenti, ovvero un rallentamento nei contagi, «magari già da sabato (oggi, ndr), domenica o lunedì». Sale anche il numero complessivo di positivi in Lombardia, ormai a quota 22.264, così come i decessi, 2.549. Sono 381 le persone uccise dal virus tra giovedì e ieri, quasi il doppio rispetto alle 24 ore precedenti: un nuovo triste picco nell’andamento epidemico lombardo. Nelle terapie intensive sono ricoverati 1.050 pazienti. Rimane difficile la situazione a Bergamo, con 5.154 malati, a Brescia con 4.648 positivi, mentre nel Lodigiano rallenta la corsa del Covid-19 (69 nuovi casi).
A un mese dalla scoperta del primo contagiato a Codogno (ma ora è chiaro che il virus circolasse anche prima) Gallera fa un breve bilancio. «Forse ci abbiamo messo un po’ a capire con chi avevamo a che fare — dice — ma non posso non sottolineare come il sistema sanitario abbiamo reagito immediatamente con una forza incredibile. Tanti cittadini stanno combattendo questa battaglia, lo dobbiamo fare sempre di più». Un nuovo invito a rimanere a casa e a osservare tutte le precauzioni per limitare la diffusione del coronavirus, ribadito anche dal vicepresidente Fabrizio Sala. «I numeri degli spostamenti sono ancora troppo alti —. spiega, osservando le “tracce” dei cellulari —. E guardando le fasce orarie, abbiamo dei picchi importanti dalle 18 alle 19 e dalle 12 alle 13. La gente in questi orari si sposta di più e lo fa per motivi lavorativi vista l’apertura delle attività produttive e professionali». Nella difficoltà, l’assessore Gallera sottolinea anche alcune notizie positive. In primis, l’entrata in funzione a
Cremona dell’ospedale da campo donato da Samaritan’s purse, una organizzazione umanitaria cristiana evangelica statunitense. L’inaugurazione è un «raggio di sole» nell’emergenza. E continuano gli sforzi per potenziare le strutture con personale e macchinari. Sono 3.400 le candidature arrivate finora al Pirellone di operatori sanitari pronti a lavorare, più di 2.500 quelle già valutate attraverso una piattaforma informatica, 347 le persone assunte in questo mese negli ospedali, tra cui «210 assunti con co.co.co e 62 con prestazione occasionale», 140 i medici laureati. E stanno rispondendo all’appello anche i professionisti in pensione.
I rinforzi arrivano anche dall’estero. È previsto per oggi l’atterraggio di un volo da Cuba, con 52 tra dottori e infermieri. L’assessorato conta molto su di loro, che già hanno lavorato per combattere il virus ebola in Africa.
Il trend L’assessore Gallera: l’aumento dei casi dovuto al folle weekend del 7 marzo