Corriere della Sera (Milano)

Prevenzion­e contagi Il Comune trasferisc­e cento senzatetto da viale Ortles al Saini

Misure anti-sovraffoll­amento nel «Piano clochard» La palestra del centro sportivo diventa dormitorio L’obiettivo è alleggerir­e Casa Jannacci e altre strutture

- Di Andrea Senesi

Troppo elevato il rischio contagio nei dormitori pubblici: servono spazi per accogliere i senzatetto e per evitare affollamen­ti nei centri che normalment­e li ospitano. La prima risposta arriva da Milano Sport, per la precisione dal Saini di via Corelli. Tra oggi e domani nella «palestra 2», una gigantesca tensostrut­tura in fondo al centro sportivo, arriverann­o i primi clochard solitament­e ospiti di Casa Jannacci, il dormitorio comunale di viale Ortles.

Alla fine dovrebbero essere almeno cento i senza fissa dimora che dormiranno dalle prossime notti sotto il tendone del centro sportivo. Il tutto fa parte di un piano che ha l’obiettivo di alleggerir­e Casa Jannacci e le altre strutture «tradiziona­li», per evitare che troppe persone convivano sotto lo stesso tetto e consentire un’accoglienz­a più adeguata al momento. L’obiettivo è arrivare a ospitare non più di 200 persone all’interno del centro di viale Ortles (ora sono 550).

La palestra del Saini trasformat­a in ricovero provvisori­o: è uno degli effetti dell’emergenza coronaviru­s sulla vita di chi non ha una casa dove poter passare il periodo di coprifuoco sanitario. Con rischi sanitari altissimi. «Per questo stiamo ragionando con Milano Sport per individuar­e altri possibili luoghi per ulteriori trasferime­nti», raccontano dall’assessorat­o al welfare di largo Treves. I centri di Milano Sport costituisc­ono l’opzione migliore, perché sono tutti dotati di docce e servizi igienici ed è fondamenta­le, in questo momento, garantire l’igiene massima per tutti». A gestire la nuova struttura al Saini sarà Spazio Aperto Servizi.

Il Comune ha deciso poi di estendere fino al 3 aprile il «piano freddo», che durante i mesi invernali ha messo a disposizio­ne 2.700 posti letto, e di mantenere aperti anche di giorno i centri che prima erano solo notturni, in modo da permettere a chi non ha una casa di adeguarsi ai decreti del governo tutelando la propria e l’altrui salute. Le strutture considerat­e invece non idonee ad accogliere le persone anche di giorno sono state via via chiuse e gli utenti spostati altrove. L’assessorat­o alle politiche sociali ha per questo allestito due nuovi centri in città, in via Satta e in via Cenisio,

mentre Milano Ristorazio­ne sta garantendo, dall’inizio ell’emergenza, tutti i pranzi nelle strutture che rimangono aperte di giorno. È invece grazie alla collaboraz­ione con Emergency che i centri sono stati adeguatame­nte attrezzati al rispetto delle misure di sicurezza (le distanze, le protezioni sanitarie per gli operatori, la distribuzi­one del gel igienizzan­te prodotto dal Politecnic­o e distribuit­o dal Comune).

I medici di Emergency si occuperann­o anche del primo screening sanitario degli ospiti. Palazzo Marino ha infine messo a disposizio­ne lo stabile di via Carbonia per chi è costretto alla quarantena sanitaria ma non ha un alloggio dove passarla.

«In questa situazione di emergenza — commenta l’assessore alle Politiche sociali Gabriele Rabaiotti — stiamo lavorando per prevenire eventuali situazioni di pericolo per le persone più fragili di cui ci prendiamo cura. Ecco perché, per ridurre il rischio, abbiamo scelto di alleggerir­e i centri più grossi come Casa Jannacci e continuere­mo a farlo per far sì che chi non ha una casa possa trovare l’aiuto necessario nella massima sicurezza». «Sono grata a Milano Sport per il pronto sostegno — aggiunge Roberta Guaineri, assessore allo Sport —. Gli impianti della città sono una risorsa preziosa e, oltre al Saini, come assessorat­o stiamo individuan­do quelli più idonei da mettere a disposizio­ne della comunità per affrontare questa emergenza».

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I tecnici del Comune sono al lavoro per realizzare, al Centro sportivo Saini di via Corelli, in una grande tensostrut­tura, almeno cento posti destinati ai senzatetto.
È la proposta di Milano Sport per ridistribu­ire gli ospiti di Casa Jannacci e limitare i rischi di contagio: le strutture di Milano Sport sono infatti tutte dotate di docce e servizi igienici, fondamenta­li per garantire lo standard sanitario
Nuovi spazi I tecnici del Comune sono al lavoro per realizzare, al Centro sportivo Saini di via Corelli, in una grande tensostrut­tura, almeno cento posti destinati ai senzatetto. È la proposta di Milano Sport per ridistribu­ire gli ospiti di Casa Jannacci e limitare i rischi di contagio: le strutture di Milano Sport sono infatti tutte dotate di docce e servizi igienici, fondamenta­li per garantire lo standard sanitario

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