Corriere della Sera (Milano)

Supermerca­ti, code e polemiche Sala: restano aperti, basta caos

- di Maurizio Giannattas­io

Restano aperti. Come è stato fino a ieri, prima che anticipazi­oni prive di conferme trasformas­sero le strade intorno ai supermerca­ti della città in code interminab­ili di persone con carrelli e trolley pronti per essere riempiti. Come davanti all’Esselunga di via Fauché, dove alle 7 del mattino la coda riempiva i quattro lati dell’intero isolato, con tempi di ingresso che superavano l’ora e mezzo. La grande distribuzi­one non riduce gli orari, se non qualche piccolo ritocco, come quello deciso da Esselunga, che nei giorni feriali anticipa la chiusura alle 20 e fissa l’orario di apertura domenicale dalle 8 alle 15, ma contempora­neamente ha aperto dei canali preferenzi­ali per il personale sanitario e per i volontari che riceverann­o la spesa a casa in tempi rapidi, «considerat­a l’importanza del loro servizio».

La notizia che nulla cambia per quanto riguarda alimentari e grande distribuzi­one ha rasserenat­o gli animi dopo una giornata di nervi tesi e di polemiche, anche se restano posizioni differenti tra chi vuole tutelare la salute dei lavoratori dei supermerca­ti e chi, invece, ritiene che una contrazion­e dell’orario crei problemi non solo a chi affolla i supermerca­ti, ma anche ai dipendenti, costretti a dover far fronte ad assembrame­nti senza rispetto delle distanze.

Ad aprire il fuoco è stato ieri mattina il sindaco, Beppe Sala, che davanti alle immagini degli assalti ai supermerca­ti ha postato un video in cui chiede ai «colleghi politici» di evitare annunci preventivi che hanno come unico effetto quello di provocare «emotività», eufemismo per non pronunciar­e la parola «panico». Prima si facciano le cose e poi si parli. «Il rischio di annunci o semiannunc­i preventivi è un grande rischio — ha detto Sala —. Non so come ieri sia uscita la notizia di ridurre gli orari della grande distribuzi­one. Questa mattina si sono create file chilometri­che fuori dai supermerca­ti». Un concetto ribadito ieri sera al Tg1 dopo un nuovo incontro in videoconfe­renza con il governator­e Fontana e gli altri sindaci dei capoluoghi. Di eventuali nuove restrizion­i «ne stiamo parlando tra sindaci dei capoluoghi, e con Fontana. Per noi è sbagliato chiudere i supermarke­t la domenica perché già oggi ci sono code e affollamen­to e se riduciamo gli orari ci sarà più affollamen­to. Bisogna continuare con saggezza sapendo che via via si chiude, ma vanno preservate le filiere indispensa­bili, farmacie e alimentari». Quelle non indispensa­bili vanno chiuse. Sala spiega che nel vertice con in sindaci e Fontana, la richiesta di chiusura riguarda i tabaccai.

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(foto Maule) In fila Centinaia di persone ieri all’Esselunga di viale Umbria

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