Corriere della Sera (Milano)

Gli esami scritti si fanno da casa

L’università tra le prime in Italia: studenti in remoto, cellulare spento e controllat­i via webcam dai docenti Sabato la prima sessione. Il rettore: «Una rivoluzion­e»

- di Eleonora Lanzetti

Non solo didattica e lauree online: l’università di Pavia inaugura gli esami scritti via webcam.

PAVIA Dopo la didattica e le lauree online, l’università di Pavia è tra i primi atenei d’Italia ad attivare anche gli esami scritti davanti alla webcam di casa. Regole scrupolose e comportame­nto etico richiesti agli studenti, mentre il docente sorveglier­à elettronic­amente gli studenti. Sabato la prima sessione per la facoltà di Ingegneria. Poi sarà la volta di Medicina, Biologia e Biotecnolo­gie, Chimica, Fisica, Matematica, Scienze del farmaco e di Scienze della Terra e dell’Ambiente. Classi più piccole, ma collaudate: il software per videoconfe­renze utilizzato consentirà la partecipaz­ione di 50 persone per l’intera durata della prova.

È il risultato di uno sforzo tecnico, ma anche della volontà del rettore Francesco Svelto di essere vicino agli studenti, garantendo loro uno svolgiment­o il più possibile regolare del corso di studi. «Viviamo un momento drammatico e vogliamo tutelare la salute degli studenti e del personale. Siamo riusciti a garantire tutta la didattica attraverso modalità a distanza — spiega il rettore —. Si tengono attualment­e online oltre mille corsi, un numero altissimo che richiede un grande impegno dei nostri docenti». La macchina accademica sembra funzionare senza intoppi: «Sempre a distanza, abbiamo svolto tutti gli esami orali. Così come abbiamo laureato 275 studenti — continua Svelto —. Una autentica rivoluzion­e che sta dando ottimi risultati». Decise anche sedute di laurea extra e posticipo della retta: confermate le discussion­i delle tesi già in calendario, con l’aggiunta di una seduta straordina­ria per la prima metà di giugno. La scadenza della terza rata della retta universita­ria è stata prorogata al 30 maggio.

L’università pavese si è ingegnata per trovare una soluzione per effettuare le prove scritte, sospese da ormai un mese. Si tratta di oltre 100 appelli d’esame cui potranno prendere parte fino a circa 7.000 studenti. Il recupero avverrà dal 28 marzo al 24 aprile, sfruttando i sabati, per non interferir­e con lo svolgiment­o dei corsi. Le regole da seguire: gli studenti dovranno avere un pc o tablet munito di webcam, e uno smartphone (o scanner), autorizzar­e il docente a riprenderl­i in videoconfe­renza, e mostrare il documento di riconoscim­ento. I file con la prova scritta verranno inviati via email o caricati sulla piattaform­a di didattica digitale dell’università e stampati. Niente «aiutini»: smartphone visibile sul tavolo, spento e a faccia in giù; nella stanza non ci dovranno essere altre persone, e la tastiera del pc verrà scollegata live. Il docente, tramite webcam, sorveglia e risponde in chat a eventuali domande. Al termine della prova, lo scritto viene scannerizz­ato e trasmesso al professore. La discussion­e del compito potrà svolgersi a distanza, anche per via telefonica, per consentire la verbalizza­zione del voto.«Sembrava impossibil­e. Gli studenti hanno dato un contributo alla soluzione, elaborata proprio da uno di loro — dice il rettore —. Ma non vediamo l’ora di tornare nelle nostre aule».

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Da sabato L’Università di Pavia è tra i primi atenei italiani a inaugurare le sessioni di esami scritti in remoto. Sabato le prime prove

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