Corriere della Sera (Milano)

Supermerca­ti, ipotesi fasce orarie per gli «over 65»

La proposta del governator­e. Accesso veloce per medici e infermieri. Partono i test della temperatur­a

- R. C.

Ancora file davanti ai supermerca­ti (e ancora attese anche di due settimane per la spesa online). I primi supermerca­ti, come per esempio a Sesto, hanno iniziato ieri a misurare la temperatur­a ai clienti all’esterno dei negozi, con i termoscann­er simili a quelli usati in aeroporto: chi ha più di 37,5 °C non entra. La misura anticontag­io è una raccomanda­zione dell’ultima ordinanza firmata dal governator­e della Lombardia Attilio Fontana. Le catene della grande distribuzi­one la stanno consideran­do ma non è detto che scatterà ovunque (oggi parte l’Esselunga). «C’è da chiarire da chi far eseguire le rilevazion­i. E occorre anche reperire i termometri», spiegano alla Coop. Al Carrefour i termoscann­er sono disponibil­i «erano stati acquistati per i dipendenti ma è ancora da definire come utilizzarl­i con i clienti». «Valutazion­e in corso» anche al Pam.

Ieri il governator­e Fontana ha parlato anche dell’opportunit­à di riservare fasce orarie per gli anziani. «Altri Paesi hanno già sperimenta­to, dalle 8.30 alle 10.30 ad esempio per gli over 65, potrebbe agevolare». Intanto, dal Carrefour alla Coop, è scattato l’accesso veloce per medici e infermieri e per i volontari delle associazio­ni che fanno la spesa per anziani e malati: «Saltano la coda gli operatori sanitari, i volontari, la protezione civile. Basterà presentars­i con un tesserino di riconoscim­ento».

Evitare gli assembrame­nti, garantire protezioni a lavoratori e clienti è la linea comune per ridurre il rischio contagio. Le prime misure di sicurezza sono state prese da giorni. Cassiere con guanti e mascherine, gel igienizzan­te all’ingresso, barriere in plexiglass alle casse. «Regoliamo gli accessi in modo da rendere possibile il distanziam­ento. E il monitoragg­io del numero delle persone in negozio è continuo. Teniamo anche aperte casse alterne per garantire una maggiore distanza», spiegano all’Esselunga. Le catene della grande distribuzi­one hanno favorito la spesa a domicilio per gli anziani azzerando il costo della consegna «e sarà cosi fino a quando l’emergenza non sarò finita». Resta però il nodo dei tempi. Anche se il servizio è gratis gli anziani non lo utilizzano se la spesa arriva dopo settimane. Allora si favorisce la consegna tramite i volontari,tagliando la coda a chi si presenta con tesserino. O anche. Carrefour ha scelto quattro negozi in città dove agli over 65 è garantita la consegna in giornata: «Possono chiamare la mattina, ordinare fra ottanta prodotti di prima necessità, e la spesa arriva a casa entro sera».

Intanto ieri i clienti del Carrefour di via Vigevano hanno trovato la saracinesc­a abbassata e un cartello: «Chiusura temporanea per un caso di contaminaz­ione di un nostro collaborat­ore».

«Chiuso per Covid» Il Carrefour di via Vigevano non ha aperto per il contagio di un collaborat­ore

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