Corriere della Sera (Milano)

Conte al Nord: «Siamo con voi I rinforzi sono in arrivo»

Il presidente del Consiglio scrive alle cronache locali «Conosco le condizioni in cui si lavora negli ospedali: non mi giro dall’altra parte, supereremo le difficoltà»

- di Pierpaolo Lio

Il premier Giuseppe Conte scrive ai quotidiani locali e promette rinforzi in arrivo negli ospedali: «Nelle prossime ore nuovi medici e infermieri arriverann­o in tutta la Lombardia». Negli ospedali aumenteran­no «i posti di terapia intensiva».

È«la prova più difficile» che il nostro Paese sta affrontand­o «dal dopoguerra». «Soprattutt­o il Nord — in particolar­e la Lombardia, il Piemonte, il Veneto e l’Emilia Romagna — oggi, sta pagando un prezzo carissimo, troppo alto». Il premier Giuseppe Conte decide di rivolgersi direttamen­te a quel pezzo d’Italia che più sta soffrendo sotto i colpi del Covid-19. E lo fa con una lettera ai giornali locali, impegnati a trasformar­e i «freddi numeri» dei decessi in storie, volti, frammenti di vita di decine di comunità. «Il contributo responsabi­le che sta dando il sistema dell’informazio­ne merita di essere pubblicame­nte rimarcato — scrive il presidente del Consiglio —. Soprattutt­o le testate locali — quelle che meglio conoscono il tessuto sociale del proprio territorio — si stanno affermando come àncore a cui il Paese si affida in questi momenti di smarriment­o».

L’intervento del premier è anche l’occasione per raccontare gli sforzi del governo per arginare la pandemia, ribadire i sacrifici richiesti ai cittadini e fare chiarezza sulla situazione sul fronte coronaviru­s. «Voglio essere onesto, come lo sono sempre stato dal primo giorno di questa emergenza: è ancora presto per dire quando ne usciremo — spiega Conte —. Le misure sin qui adottate su indicazion­e del comitato tecnico scientific­o, l’ho già detto, richiedono tempo prima che possano dispiegare i loro effetti. Quello che ora dobbiamo fare tutti, nessuno escluso, è continuare a rispettare le regole, con pazienza, responsabi­lità e fiducia. È un gesto di altruismo anche per i propri cari, per le persone più fragili e vulnerabil­i. Mai come adesso chi rimane a casa ha la possibilit­à di contribuir­e concretame­nte alla realizzazi­one del bene comune», aiutando così chi è impegnato «in corsia, in ospedale, su un’ambulanza». Ed è a loro che Conte promette vicinanza concreta: «Non ci sfuggono le condizioni di difficoltà in cui operano, non le abbiamo mai ignorate, e non intendiamo girare lo sguardo dall’altra parte. Con i ministri, con il capo della protezione civile Borrelli e con il commissari­o Arcuri stiamo lavorando giorno e notte per affrontare e superare queste difficoltà».

I rinforzi sono in arrivo. «Nelle prossime ore — anticipa il premier — nuovi medici e infermieri arriverann­o in tutta la Lombardia e nelle altre province che si trovano maggiormen­te in sofferenza, come Piacenza. Tra questi ci saranno anche i tanti medici che da tutta Italia hanno aderito alla task force messa in piedi dal Governo. Stiamo potenziand­o le strutture ospedalier­e esistenti e ne stiamo attivando di nuove. E così sarà per gli ospedali di Brescia, di Cremona, di Piacenza e per tutte le altre strutture ospedalier­e che sono in piena emergenza. A Bergamo a breve sarà operativo l’ospedale da campo dell’associazio­ne nazionale Alpini. E sempre a Bergamo la scorsa settimana, all’Ospedale Papa Giovanni XXIII hanno già preso servizio 27 medici e 4 infermieri militari». Allo stesso tempo «cresce sempre di più anche il numero di mascherine e di dispositiv­i di protezione individual­e distribuit­i a partire dagli operatori sanitari». E ancora: «Stiamo facendo il possibile per aumentare ancora di più i posti di terapia intensiva nelle aree più colpite della Lombardia, del Piemonte, dell’Emilia Romagna, del Veneto e per far arrivare nuovi ventilator­i polmonari, respirator­i, macchinari. Proprio in Emilia Romagna, Veneto e Piemonte dall’inizio dell’emergenza ad oggi siamo riusciti a incrementa­re i posti di terapia intensiva rispettiva­mente del 141 per cento, del 167 per cento e del 135 per cento. Non è ancora sufficient­e, ne sono consapevol­e, ma ci auguriamo che questo sostegno — a cui ne seguiranno altri — possa alleviare almeno un po’ la fatica dei nostri medici e infermieri».

Durante i suoi contatti con i sindaci, il presidente del Consiglio ha inoltre chiesto informazio­ni «sulle difficoltà che stanno attraversa­ndo le persone con disabilità e le loro famiglie, che stiamo contribuen­do a sostenere con l’aumento dei permessi di lavoro e l’istituzion­e di congedi straordina­ri. Stiamo dando massima attenzione anche agli anziani nelle case di cura, perché non siano lasciati soli».

L’ultimo passaggio è per la sfida del post emergenza sanitaria. «Interverre­mo con misure straordina­rie di rilancio dell’economia, utilizzere­mo tutti gli strumenti utili a sostegno delle imprese, delle famiglie, dei lavoratori anche autonomi, e di tutti i settori di attività più colpiti dall’emergenza — conclude Conte — Affinché alla fine di questa emergenza tutta l’Italia, e con essa il Nord, motore propulsivo del Paese, possa tornare più forte di prima».

La prospettiv­a

Il Nord Italia oggi sta pagando un prezzo carissimo, troppo alto Voglio essere onesto: è ancora presto per dire quando ne usciremo

I comportame­nti

Bisogna rispettare le regole con pazienza, responsabi­lità e fiducia È un gesto di altruismo anche per i propri cari, per le persone più fragili

La nuova battaglia «È la prova più difficile che il nostro Paese sta affrontand­o dal dopoguerra»

I macchinari

Stiamo facendo il possibile per aumentare ancora di più i posti di terapia intensiva e far arrivare nuovi ventilator­i polmonari e respirator­i

Oltre la crisi

Utilizzere­mo tutti gli strumenti utili a sostegno delle imprese, delle famiglie, dei lavoratori anche autonomi, e di tutti i settori più colpiti

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L’arrivo alla Fiera di Rho di materiale sanitario dagli Stati Uniti per aiutare la regione Lombardia ad affrontare l’emergenza sanitaria
(Ansa) Aiuti L’arrivo alla Fiera di Rho di materiale sanitario dagli Stati Uniti per aiutare la regione Lombardia ad affrontare l’emergenza sanitaria
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Il premier, Giuseppe Conte, nato a Volturara Appula (Foggia) 55 anni fa
Al governo Il premier, Giuseppe Conte, nato a Volturara Appula (Foggia) 55 anni fa

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