Una buona lettura ha un valore terapeutico
I dispositivi usati negli ospedali di Bergamo, Brescia e Como
Amolti pare una inutile divagazione, per sottrarsi agli obblighi della realtà. Io credo invece che proprio in momenti come questi leggere (come del resto guardare un film, o fare la zuppa di fagioli) abbia un valore terapeutico: serve a non farsi sopraffare dalle preoccupazioni, dall’ansia, dai dati della cupa contabilità dei contagi e dei morti. A non stare tutto il giorno a verificare l’avanzamento del nemico.
COMO Pensate per lo snorkeling e la scoperta della natura sott’acqua, le maschere da sub possono diventare un’arma in più per affrontare il coronavirus. Un’azienda comasca ha ideato dispositivi, stampati in 3D, che permettono di trasformarle in maschere respiratorie adatte all’assistenza dei pazienti che hanno bisogno di ossigeno. L’ospedale Valduce di Como sta già utilizzando con successo questi nuovi dispositivi. «Abbiamo visto che gli ospedali di Brescia e Bergamo utilizzavano maschere simili e grazie a un imprenditore locale le abbiamo ulteriormente modificate e le stiamo già utilizzando», conferma Claudio Zanon, direttore sanitario del Valduce.
L’imprenditore lariano Alberto Canali, alla guida della 3DP World, con sede a Como, è riuscito a realizzare il raccordo che permette di collegare l’ossigeno alla maschera. La risposta dei comaschi alla richiesta di consegnare le maschere per lo snorkeling — un modello particolare venduto dalla catena di negozi Decathlon — è stata immediata. «Queste maschere offrono un grande vantaggio, permettono di tenere il malato prono, una posizione che consente di respirare meglio — spiega Mario Guidotti, primario di neurologia del Valduce —. Sono molto utili in questo momento di grave difficoltà». «Con queste maschere — aggiunge Zanon — riusciamo a dare una buona risposta per la ventilazione, risparmiando attacchi all’ossigeno preziosi per altre persone».