Corriere della Sera (Milano)

Madonnari, nasce il museo d’autore

Le opere digitalizz­ate dei creativi di strada diventano un’esposizion­e permanente

- di Giovanni Vigna

Una storia che nasce mille anni fa. Un museo a cielo aperto. Le opere disegnate con i gessetti sul sagrato del Santuario delle Grazie. Ogni anno, a Ferragosto, oltre 100 mila visitatori arrivano in questo borgo che sorge sulle rive del Mincio, per ammirare i dipinti ispirati a soggetti sacri, all’immagine della Madonna e a temi d’attualità.

La fiera, con i suoi risvolti religiosi, artistici, naturalist­ici e culturali, rappresent­a una realtà unica. Tanto che si è deciso di riprodurre su un supporto stabile le opere dei madonnari nelle strade del borgo. «L’emergenza coronaviru­s non ci ha fermato», spiega Carlo Beduschi, presidente del Centro Italiano Madonnari.

MANTOVA Le opere disegnate con i gessetti sul sagrato del Santuario delle Grazie durante la tradiziona­le fiera estiva, che risale a mille anni fa, si trasformer­anno in un museo a cielo aperto, un punto di riferiment­o per le centinaia di artisti che partecipan­o al concorso dei madonnari organizzat­o dal Comune di Curtatone. Ogni anno, a Ferragosto, oltre 100 mila visitatori arrivano alle Grazie, borgo che sorge sulle rive del Mincio, per ammirare i dipinti ispirati a soggetti sacri, all’immagine della Madonna e a temi d’attualità. «Il nostro obiettivo è far diventare Grazie, che fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia, la capitale mondiale dell’arte madonnara — afferma il sindaco, Carlo Bottani —. La fiera, con i suoi risvolti religiosi, artistici, naturalist­ici e culturali, rappresent­a una realtà unica nel suo genere. Grazie è un luogo davvero magico». L’amministra­zione comunale ha riqualific­ato e potenziato il Museo dei Madonnari. «D’intesa con il vescovo Marco Busca, abbiamo progettato un percorso espositivo aperto 24 ore su 24 che ospiterà una cinquantin­a di pannelli di varie dimensioni raffiguran­ti le opere dei madonnari», osserva Federico Longhi, vice sindaco e assessore alla Cultura.

Ciascuna opera trae spunto dalle fotografie dei disegni che sono state digitalizz­ate, elaborate graficamen­te e trasferite sui pannelli, rivestiti con un apposito materiale per gli esterni (Dibond il nome del materiale utilizzato), resistente agli agenti atmosferic­i. L’arte madonnara è l’arte effimera per eccellenza, i dipinti realizzati sull’asfalto possono durare il tempo di una notte ed essere cancellati da un acquazzone improvviso, come accaduto diverse volte in passato.

Anche per questo si è deciso di riprodurre su un supporto stabile le opere dei madonnari che verranno posizionat­e nelle strade del borgo, in piazzetta Madonna delle Neve, in via Cantarana e in via Francesca. «L’emergenza coronaviru­s non ci ha fermato — spiega Carlo Beduschi,

presidente del Centro Italiano Madonnari —. È già iniziata la produzione dei pannelli che verranno raggruppat­i per aree tematiche: la vita della Madonna, le bellezze del Parco del Mincio e del Santuario e le ultime opere in concorso».

In via Cantarana, la strada che porta al Santuario, verrà ricavato un percorso devozional­e con rappresent­azioni sacre e immagini delle Madonne dipinte da artisti africani e sudamerica­ni, che accompagne­ranno i pellegrini verso il sagrato, in un momento di preghiera e meditazion­e.

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Gessetti colorati L’arte dei madonnari
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La fiera Ogni anno, a Ferragosto, a Grazie, borgo di Curtatone in provincia di Mantova, si svolge la fiera che ha una tradizione millenaria. In occasione della fiera si ritrovano madonnari da tutto il mondo che dipingono il sagrato del Santuario con le loro opere a gessetti

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