Corriere della Sera (Milano)

Dai pannolini alle mascherine L’azienda che si trasforma «Diamo il nostro contributo»

Prodotto testato dal Politecnic­o. Ogni minuto 600 pezzi

- Di Stefano Landi

In fabbrica, hanno messo bandiere italiane ovunque. Intanto per gonfiare il petto. Perché la Fippi di Rho, fino a qualche settimana fa produceva serenament­e milionate di pannolini. Poi è arrivato il coronaviru­s e ha cambiato (anche) la vita di questa azienda familiare nata negli anni Sessanta. Da ieri mattina alle 6 hanno rimodulato parte delle macchine per fare mascherine. E siccome l’urgenza è quella che conoscono tutti, questo succederà 24 ore su 24 per 7 giorni su 7. A ciclo continuo. Il totale fa tirare un po’ di fiato: 600 pezzi al minuto, 900 mila al giorno. Fino ad arrivare (almeno) a quota 18-20 milioni. Ma si sforerà se ce ne sarà il bisogno. «Con l’esplosione dell’epidemia, non sapevamo come mettere in sicurezza i nostri 120 dipendenti, rischiavo il blocco della produzione. Le mascherine erano introvabil­i. Così abbiamo pensato potesse essere una buona idea produrcele — racconta l’ad Claudio Guarnerio, 58 anni —. Guardando uno dei nostri pannolini ho pensato potessimo riadattare un materiale che avevamo in casa, usando la fascia elastica, ma non era sufficient­emente filtrante». Le mascherine prodotte dalla Fippi sono state commission­ate in blocco dalla Regione, che le pagherà intorno ai 50 centesimi l’una.

Per dare una tara nell’era delle speculazio­ni.

Per il controllo della qualità necessario, è nata la collaboraz­ione con il Politecnic­o, che ha svolto i test per fare omologare il prodotto. Il decreto in questi casi consente la deroga a materiali che non sono certificat­i. Perché non c’è più tempo di aspettare. «Ci hanno confermato che la tenuta è superiore alla migliore mascherina certificat­a equivalent­e. Altre regioni hanno distribuit­o qualunque cosa, noi volevamo garantire chi le userà da ogni dubbio sulla sicurezza», spiega l’assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo.

La riconversi­one

Al lavoro 24 ore su 24 per sette giorni: salvata così l’occupazion­e di 120 dipendenti

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● Ferruccio Resta, 51 anni, bergamasco, è rettore del Politecnic­o: l’università ha fatto i test e omologato le mascherine realizzate da ieri dall’azienda Fippi di Rho per la regione Lombardia. Fino a due settimane fa producevan­o pannolini
Il rettore ● Ferruccio Resta, 51 anni, bergamasco, è rettore del Politecnic­o: l’università ha fatto i test e omologato le mascherine realizzate da ieri dall’azienda Fippi di Rho per la regione Lombardia. Fino a due settimane fa producevan­o pannolini

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