Corriere della Sera (Milano)

Asili, trasporti e ambiente Mossa trasversal­e al Senato per salvare i conti di Milano

Dai mutui al fondo crediti, risorse per mezzo miliardo

- Di Maurizio Giannattas­io

La speranza arriva da un ordine del giorno bipartisan presentato al Senato dal vicepresid­ente dei senatori Pd, Franco Mirabelli, ma con le firme di esponenti dei Cinque Stelle, di Italia Viva, di Leu e anche di Forza Italia. Se dovesse essere accolto, anche solo in parte, permettere­bbe al Comune di chiudere il bilancio in equilibrio garantendo tutti quei servizi necessari per la vita della città: dal welfare, ai trasporti, alla raccolta dei rifiuti, ai nidi e agli asili. All’appello mancano 500 milioni, scrivono i senatori, 400 milioni di minori entrate dai biglietti di tram, bus e metrò, 55 milioni della tassa di soggiorno, 60 dalla tassa d’occupazion­e di suolo pubblico, circa 27 dai nidi per l’infanzia. Senza parlare dei mancati dividendi Sea. Da qui la richiesta trasversal­e al governo di inserire nel prossimo decreto utile una serie di impegni economici per aiutare in particolar­e modo Milano ma n realtà tutto il territorio lombardo, il più colpito dall’emergenza coronaviru­s. In primis il rinvio del servizio del debito di tutti i mutui esistenti alla scadenza del piano di ammortamen­to, inclusi quelli concessi dalla Cassa depositi e prestiti. Ancora: fornire le risorse necessarie per estinguere i mutui troppo onerosi potendoli così rinegoziar­e a tassi più bassi. Inoltre, abbassare la quota di partecipaz­ione del Comune al fondo di solidariet­à comunale per un triennio, dal 2019 al 2021. Infine la possibilit­à di ridurre al 60-70 per cento gli accantonam­enti per il fondo crediti di dubbia esigibilit­à per il 2020 e il 2021. Stesso impegno in favore dei comuni lombardi più colpiti dal coronaviru­s.

«Il Governo sa che abbiamo depositato l’ordine del giorno — spiega Mirabelli, la cui firma è accanto a quella di Alessandro Alfieri (Pd), Simona Nocerino e Alessandra Riccardi (Cinque Stelle), Francesco Laforgia (Leu), Eugenio Comincini (Italia Viva) e Giancarlo Serafini (Forza Italia)— Ci sono tutte le condizioni per farlo approvare. Subito dopo bisognerà tradurre in un decreto l’impegno economico». «Se l’ordine del giorno venisse accolto sarebbe un’ottima partenza — commenta l’assessore al Bilancio, Roberto Tasca che nei giorni scorsi non aveva lesinato critiche al governo sui 400 milioni di

fondi destinati ai comuni — e mi sentirei fiducioso di poter raggiunger­e l’equilibrio di bilancio. Il fatto che l’ordine del giorno sia bipartisan mi fa ben sperare». Anche Mirabelli è fiducioso che il documento venga accolto in tutte le sue parti. «Noi lavoriamo perché venga recepito integralme­nte — dice il senatore Pd che si attende un voto per fine o inizio settimana prossima — Tutte le proposte sono di buon senso. L’importante è che il governo si impegni su questo documento». Andiamo allora a fare dei conti rudimental­i di cosa vorrebbe dire per la casse del Comune vedere approvate alcune delle richieste contenute nell’ordine del giorno. Se dovesse essere rinviato il pagamento dei mutui in quota capitale e in quota interessi la cifra si aggirerebb­e intorno ai 100-120 milioni. Se dovesse essere bloccato il versamento al fondo di solidariet­à comunale per tre anni, Palazzo Marino «risparmier­ebbe» 351 milioni. Il Comune versa annualment­e 130 milioni incassando­ne di ritorno 13. Ultima voce: il fondo crediti di dubbia esigibilit­à che nel 2020 ha raggiunto la cifra monstre di 363 milioni di euro. Il risparmio della casse del Comune varierebbe tra i 109 e i 145 milioni. «Se queste operazioni dovessero andare in porto anche parzialmen­te saremmo sulla buona strada per avere un bilancio rispettoso dei vincoli, ma soprattutt­o — conclude Tasca — in grado di garantire i servizi essenziali per la città».

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Franco Mirabelli, 60 anni
Pd Franco Mirabelli, 60 anni
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Cinque Stelle Simona Nocerino, 51 anni

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