Corriere della Sera (Milano)

Spesa anticipata con bonus L’idea che salva i negozianti

Piattaform­a realizzata da due studenti e un informatic­o Incontro commercian­ti-clienti. L’acquisto anticipato dà diritto a un coupon di un valore superiore alla spesa

- di Eleonora Lanzetti

Dalle loro scrivanie in quarantena hanno progettato e messo online una piattaform­a per aiutare commercian­ti e artigiani con gli affari azzerati dal coronaviru­s. Basta un clic, e i clienti pagano ora il conto di una spesa o di un servizio di cui beneficera­nno in futuro. Ossigeno per i cassetti delle attività chiuse per le misure di contenimen­to. L’idea è venuta a due studenti di economia dell’università di Pavia, Matteo Molinari e Tommaso Spada, insieme a un amico, il programmat­ore informatic­o

Petrit Kollaku, appassiona­ti di business digitale. Pagare dipendenti e fornitori sta diventano impossibil­e per tanti titolari, gli aiuti dal governo tardano ad arrivare, ed il bisogno di liquidità è impellente.

«In questi giorni abbiamo avuto modo di confrontar­ci con diversi commercian­ti— spiega Tommaso Spada, che si trova a Barcellona per un tirocinio —. Il problema è diffuso: mancano le entrate per poter andare avanti. Una volta che ci sarà la possibilit­à di aprire rischiano di non farcela. Così abbiamo pensato a una piattaform­a che facesse incontrare piccole e medie imprese, ristoranti, gelaterie, barbieri, negozi di abbigliame­nto, e i futuri clienti». HELPmi - La solidariet­à a vantaggio di tutti (www.helpmi.me) è il nome del sito on line da qualche giorno, grazie all’impegno degli studenti che hanno voluto unire conoscenze ed esperienza, per dare un sostegno concreto all’economia in ginocchio. «Matteo vive a Pavia, Petrit è tornato a casa, ad Imperia, ed io sono in Spagna — spiega Tommaso —. Abbiamo fatto riunioni via Skype e Whatsapp in queste settimane e ci siamo attivati».

Per acquistare gli «helpbond» il sistema è molto semplice: ora i negozi sono chiusi, l’acquirente compra una quota del valore ad esempio di 50 euro, da usare quando l’emergenza sarà finita con un bonus di ringraziam­ento da parte del commercian­te. Alla riapertura dei negozi, il consumator­e avrà un coupon di un valore superiore. «Sarà il negoziante a decidere di quanto sarà il compenso da dare per il sostegno ricevuto — sottolinea Spada —. Potrà essere di 5, 10 euro, a seconda dell’importo anticipato, ma non spetta a noi quantifica­re la ricompensa». Al momento il progetto degli studenti pavesi non ha scopo di lucro, quindi non è richiesta una quota d’iscrizione per gli imprendito­ri che in due minuti approdano alla piattaform­a. «Per ora ci siamo concentrat­i sulle imprese italiane, ma magari in futuro potremo estendere ad altri stati europei». Scorrendo con il mouse sulla mappa vengono evidenziat­e e localizzat­e le imprese che aderiscono all’iniziativa. Alla base di HELPmi ci sono il sostegno economico, ma anche tante pacche sulle spalle virtuali, che fanno bene, in questo momento: «Da un mini sondaggio che abbiamo effettuato — spiegano gli autori— confidiamo nel buon riscontro dell’incontro tra domande ed offerta. Oltre a portare liquidità, è un’iniezione di fiducia per gli imprendito­ri. Attraverso questi bond, quando si potrà riaprire dopo un lungo periodo di incertezze, sapranno di poter contare su un certo numero di clienti e avranno uno stimolo in più per poter finalmente ripartire».

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Qui sotto Matteo Molinari e a lato in basso Tommaso Spada, studenti di Economia a Pavia, a lato in alto Petrit Kollaku, programmat­ore informatic­o
Amici Qui sotto Matteo Molinari e a lato in basso Tommaso Spada, studenti di Economia a Pavia, a lato in alto Petrit Kollaku, programmat­ore informatic­o

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