Festa al Buzzi, è nata Giulia la figlia del «paziente 1»
Primogenita di Mattia e Valentina. «Ci dà un sorriso»
Quattro cuoricini e un orsetto da una parte, il nome di Giulia dall’altra. Mattia e Valentina, paziente 1 e paziente 2 dell’epidemia di Coronavirus, ieri alle 19 all’ospedale Buzzi sono diventati genitori. Un fiocco rosa che porta nuova speranza in questa famiglia, la prima a essere stata «ufficialmente» colpita dal Covid-19, a un mese e mezzo dal ricovero nel pronto soccorso dell’ospedale di Codogno. La piccola Giulia era attesa a giorni. Mattia da quando è rientrato a casa il 23 marzo scorso — dopo 18 giorni in terapia intensiva e altri 15 di riabilitazione al San Matteo di Pavia — ha riallacciato i rapporti con gli amici, gli ex compagni di squadra del Picchio Pub di Somaglia, i conoscenti. «Esce sicuramente provato da questa esperienza — racconta il sindaco di Codogno Francesco Passerini, che gli ha telefonato due giorni fa —, ma ora ha soltanto voglia di riprendersi la sua vita e buttarsi alle spalle il dolore del ricovero e della terapia intensiva. Di pensare alla sua famiglia». Che da ieri si è arricchita della primogenita. La piccola sta bene. «La mamma ringrazia tutto il personale che l’ha accompagnata in questo momento». Proprio la moglie di Mattia, Valentina, appena dopo il ricovero del 38enne ricercatore Unilever codognese nella notte del 19 febbraio scorso, era stata portata al Sacco. Una volta emersa la sua positività al SarsCoV-2 era stata trattenuta per essere dimessa ai primi di marzo, dopo 14 giorni di quarantena. La giovane, insegnante di educazione fisica allora all’ottavo mese e contitolare con la madre di un’erboristeria a Casalpusterlengo, non è mai andata oltre qualche linea di febbre. Anche la piccola è stata tenuta sotto controllo. Ieri la corsa in ospedale: alle 19 è nata Giulia. La notizia è rimbalzata anche sulle chat degli amici e dei calciatori del Picchio. «Un evento splendido — dice Stefano Priori, vicesindaco di Castiglione d’Adda e collega di Mattia —, ci regala un sorriso». Mattia aveva perso il padre Moreno, a causa del coronavirus, poco prima di essere dimesso da Pavia. Da ieri nella sua vita è entrata un po’ di luce.