Lassù sulle montagne
La vita in vetta nelle foto storiche del Cai
«Accadono grandi cose», scriveva il poeta inglese William Blake, «quando uomini e montagne s’incontrano». Così in questo tempo sospeso, il Cai Milano propone al pubblico dei tantissimi appassionati di alpeggi, ghiacciai e cordate un’interessante iniziativa. A partire da oggi, ogni mercoledì verranno pubblicate una serie di immagini selezionate tra quelle dell’Archivio fotografico della biblioteca della Montagna Luigi Gabba. Un viaggio digitale a puntate. «Per tutti gli amanti e i frequentatori delle località alpine l’isolamento è difficile», spiega Massimo Minotti, presidente del Cai milanese. «Per questo fino a quando non sarà possibile tornare all’aperto abbiamo deciso di aprire virtualmente le porte del nostro archivio». Storie di vita e di montagna. C’è stato un tempo in cui le donne si arrampicavano in sottana, gli uomini sciavano con la cravatta e i bimbi vestivano tutine di lana grezza. Ritratti gioiosi e suggestivi: era l’epoca del bianco e nero. In momenti di libertà limitata come questi, foto e letture aiudel tano a far correre la fantasia.
La Biblioteca di via Duccio da Boninsegna custodisce 10 mila volumi e 40mila immagini in diversi formati. Il complesso lavoro di catalogazione e riorganizzazione è in corso: ad oggi i volontari hanno digitalizzato 15 mila tra pellicole, lastre fotografiche in vetro, stampe e diapositive. «Vorrei lanciare un appello», continua
Minotti. «Questa estate la vacanza, sostenibile ed economica, trascorriamola tra le montagne lombarde. Il Cai, lo ricordo, è un’associazione di volontari. I nostri rifugi — 15 con 1220 posti letto — sono stati i primi a chiudere. Tutte le prenotazioni, tutti i corsi di sci ed alpinismo, sono stati annullati. Appena sarà possibile, aiutiamoci a ripartire».
In mezzo a tante foto d’antan si scoprono anche quelle dei soci illustri. Impossibile non citare Achille Ratti (18571939) salito al soglio pontificio con il nome di Pio XI e protagonista di una cordata entrata nella storia dell’alpinismo, la prima italiana al canalone Marinelli, la parete Est del Monte Rosa. O Antonio Stoppani (1824-1891) primo presidente Cai Milano, scienziato, geologo, autore di un libro «Il Bel Paese» il cui titolo successivamente Galbani utilizzò per il celebre formaggio. E come non ricordare le imprese di Vittorio Ronchetti, primario dell’Ospedale Maggiore, che tra il 1907 e il 1913 organizzò e diresse 5 spedizioni in Caucaso, allora semi inesplorato? Proprio grazie a un lascito di Ronchetti fu ricostruito il Museo di Storia naturale di Milano distrutto dalla guerra. In anni più recenti, rimangono memorabili gli scatti e i ricordi di varie spedizioni extraeuropee: dalla Groenlandia al Perù.
Storie di vita e di montagna è anche il titolo di un concorso letterario giunto alla seconda edizione e aperto a tutti coloro che vogliono condividere la passione per le alte quote. La scadenza per l’invio dei testi è fissata il 30 giugno.