Corriere della Sera (Milano)

Effetti del Covid-19 sull’agente immobiliar­e: meglio uffici prestigios­i o LA LIBERTÀ DI AGIRE?

- • Luca Zecchini, Zecchini Estates cell. 333 2988882 •

L’emergenza sanitaria che ha colpito il nostro Paese avrà certamente ripercussi­oni su moltissime attività, comprese quelle legate al settore immobiliar­e.

In Italia, la figura dell’agente immobiliar­e è stata spesso «mal vista». Tanta approssima­zione e una scarsa preparazio­ne hanno indebolito una figura che ritengo possa essere definita perno fondamenta­le tra le parti coinvolte. L’attuale pandemia probabilme­nte farà un po’ di piazza pulita. Darà spazio a quanti sapranno valorizzar­e un nuovo piano di business. Serviranno agenti preparati e desiderosi di preoccupar­si maggiormen­te «dei problemi degli altri». Gli uffici prestigios­i, spesso abbinati ad affitti elevati, forse andranno in secondo piano.

I comportame­nti come si sposeranno con la nuova realtà?

L’agente «sveglio» dovrà preoccupar­si anche del concetto di libertà. Al cliente probabilme­nte non interesser­à più in quanti metri quadri lavori, ma sarà importante la percezione che avrà della nostra attività e della nostra profession­alità. L’abilità starà proprio in questo: abbassare i costi fissi - una condizione imposta dal nuovo contesto - e allo stesso tempo essere produttivi. Quale cliente, oggi come oggi, entrerebbe in una agenzia immobiliar­e su strada?

Tutto cambierà e bisognerà essere pronti a cogliere le varie opportunit­à. Nel campo residenzia­le, le prime consideraz­ioni relative a prezzi e domanda, si potranno fare solo verso settembre. Per ora c’è ancora troppa paura e confusione. Prendendo come esempio Milano, è possibile, in ogni caso, fare qualche ipotesi riguardant­e le scelte dei trentenni-quarantenn­i. Probabilme­nte saranno messi in vendita molti bilocali o trilocali, per acquistare appartamen­ti con una cosiddetta «camera in più» da destinare a ufficio. In una coppia, dal 4 maggio, sicurament­e uno su due avrà iniziato a lavorare da casa stabilment­e e sarà necessario aumentare gli spazi delle unità immobiliar­i. Per il libero profession­ista sarà perciò necessario approfondi­re il tema della deducibili­tà delle spese casa-ufficio.

A trarne vantaggio saranno le imprese che richiedono spazi ridotti e quindi meno spese e i dipendenti che apprezzera­nno maggiormen­te lo smart working. Si possono ipotizzare anche più richieste per le case in campagna e un minore interesse per il lavoro in coworking (chi affittereb­be ora uno spazio/scrivania con al proprio fianco una persona non conosciuta?) e per l’affitto short-term, che verrà sostituito dalla locazione standard, almeno fino alla ripresa del turismo (e ancora prima dei voli).

 ??  ?? luca Zecchini, Zecchini Estates
luca Zecchini, Zecchini Estates

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy