Suolo pubblico, otto mesi senza canone Ma il taglio della Tari rimane incerto
Eliminazione della Cosap anche per il lockdown: sì del Consiglio all’ampliamento degli aiuti statali Proroga abbonamenti Atm non ancora formalizzata
Niente tassa d’occupazione del suolo pubblico per otto mesi, da marzo fino alla fine di ottobre, e un «bonus mobilità» da 500 euro per l’acquisto di bici e monopattini. Le ricadute finanziarie del decreto Rilancio su Milano sono però, per il resto, ancora nebulose. I ristoratori, gli stessi che erano stati multati all’Arco della Pace, domani mattina torneranno in piazza (Duca D’Aosta, nello specifico) per una nuova protesta («L’Italia s’è desta-Uniamoci adesso», lo slogan), anche se qualche elemento di fiducia in più, rispetto alle richieste della categoria, è ora lecito coltivarlo. Sul canone d’occupazione del suolo pubblico, la Cosap, appunto, il Consiglio comunale ieri ha approvato a larghissima maggioranza un emendamento del capogruppo del Pd Filippo Barberis che di fatto retrodata gli effetti della sospensione avviata dal decreto del governo. Il provvedimento nazionale prevede, per vecchie e nuove licenze, la cancellazione dei pagamenti della Cosap da maggio a ottobre, l’aula di Palazzo Marino aggiunge di fatto all’esenzione i due mesi passati di lockdown, marzo e aprile. Mancherebbe solo l’ultimo miglio, nelle richieste specifiche della categoria: la sospensione del tributo per altri due mesi, da novembre a fino anno. Un ordine del giorno dell’aula chiederà appunto l’ultmo sforzo, l’esenzione della Cosap per tutto il 2020. «Un impegno consistente per l’amministrazione che ci consentirà però di dare sollievo alle attività commerciali», commenta soddisfatto Barberis, mentre per il leghista Stefano
Bolognini non basta: «Vanno cancellate tutte le imposte locali per far ripartire l’economia». Dall’occupazione del suolo pubblico alla raccolta rifiuti. Per la Tari, la tassa sulla raccolta rifiuti, il governo non ha invece previsto un fondo di copertura per eventuali cancellazioni ai commercianti durante i mesi di quarantena. «In questo caso le speranze — spiega il segretario generale di Confcommercio Milano Marco Barbieri — sono affidate a un impegno che la giunta ha informalmente preso per azzerare o comunque alleggerire l’imposta attraverso il Fondo di mutuo soccorso lanciato dal sindaco oppure attraverso una rimodulazione del contratto di servizio con Amsa».
Ancora da formalizzare invece la proroga di due mesi per gli abbonamenti annuali Atm, misura più volte «promessa» da Palazzo Marino: il governo ha creato col decreto un fondo nazionale da 500 milioni di euro per il trasporto pubblico locale ed è immaginabile che la quota destinata a Milano basti a coprire l’intervento. Oltre alle misure di carattere nazionale, il decreto Rilancio conferma, per le città con più di 50mila abitanti, il «bonus mobilità». Cinquecento euro, in pratica, a chi acquisterà una bici (anche elettrica) o un monopattino. Anche questo è un bonus lievemente retroattivo: vale dal 4 maggio alla fine dell’anno.