Frammenti di un mondo immaginario
Il Mudec propone da oggi una mostra online di cinquanta fotografi sul «dopo» Agli artisti è stato chiesto di intuire con uno scatto cosa ci aspetta. Tra gli autori, l’astronauta Paolo Nespoli
Giovanni Gastel, Giorgia Fiorio, Rankin, Silvia Camporesi, Marco Garofalo, Giulio Di Sturco, Nadia Moro, Laila Pozzo, Christopher Morris, Ron Haviv, Fabio Bonanno. Questi e molti altri gli autori che partecipano alla mostra «Il mondo che verrà: 50 fotografi internazionali interpretano il “dopo”», nuova iniziativa di Mudec (Museo delle Culture) Photo in collaborazione con «IL», mensile del Sole 24 Ore.
Una mostra puramente digitale, che nasce, vive e si conclude soltanto sul web: inizia oggi sulle pagine Facebook e Instagram del museo, dove resterà online per tre mesi. La formula alternativa è caratteristica dell’epoca di pandemia e non a caso proprio di questo si parla: agli artisti è stata chiesto di proporre un’immagine ciascuno — abbinata ad un proprio autoritratto al lavoro — per anticipare, intuire, evocare, il futuro che verrà post Covid-19. Meglio o peggio? Diverso o uguale? Positivo o negativo? Nell’attesa, l’anin tologia di foto, frutto di prospettive del tutto personali, ci racconta ipotetici volti del mondo prossimo venturo, spunti originali per riprendere a vivere, sentimenti ed emozioni in cui potremo sperare.
Per Gastel l’idea si concentra nella libertà di un salto a braccia aperte, per Rankin in una mano coperta dal guanto nitrile ma ornata di anelli, tra paura e sfida. Un cucciolo appena nato, frutto di clonazione, è il soggetto scelto da Alberto Giuliani, mentre una donna che pulisce il vetro della «Nascita di Venere» del Botticelli alla Galleria degli Uffizi di Firenze lancia il messaggio di Mauro Galligani: un inno alla bellezza e all’arte che ci circondano, che troppo spesso non sappiamo vedere, che sono la chiave di un nuovo inizio. Intanto sono già visibili sui profili Facebook e Instagram del magazine «IL» alcune conversazioni con i vari protagonisti, intervistati dalla direttrice Nicoletta Polla Mattiot e dai suoi redattori.
Mentre chi se la sente può inviare uno scatto o un pensiero a tema: i contributi del pubblico virtuale saranno resi fruibili in una gallery collettiva. Tra gli autori invitati a partecipare troviamo anche un ospite speciale, l’astronauta Paolo Nespoli nell’inedita veste di fotografo: nello scatto che ha presentato si vede il globo terrestre ripreso dalla Stazione spaziale internazionale, dove ha vissuto 139 giorni nel 2017 durante la sua ultima missione.
Lungo il profilo del pianeta sono visibili in contemporanea l’alba e il tramonto: il cerchio della vita, il ciclo infinito del tempo, che non sarà un virus a fermare.