Il superplasma entra nelle Rsa «Terapia per gli anziani contagiati»
Cura sui primi 120 pazienti
MANTOVA Il plasma iperimmune sarà utilizzato per curare gli anziani positivi al Covid19, ospiti delle case di riposo e delle aziende di servizi alla persona. Lo ha annunciato il direttore generale di Asst Mantova, Raffaello Stradoni, durante una diretta Facebook dall’ospedale Carlo Poma. Il nuovo protocollo, che fa seguito alla prima sperimentazione riguardante la plasmaterapia, è stato ideato in collaborazione con il Policlinico San Matteo di Pavia.
Gli artefici di questo studio sono il direttore del servizio di Immunoematologia e medicina trasfusionale, Massimo Franchini e il direttore del reparto di Pneumologia, Giuseppe De Donno che nelle ultime settimane, con la sua costante presenza sui media nazionali e sui social network, ha contribuito a far conoscere i promettenti risultati della cura del plasma, provocando d’altra parte polemiche e accese discussioni.
In questa fase sarà avviata una collaborazione con la Rsa Green Park del Gruppo Mantova Salus. All’inizio verranno coinvolti 120 pazienti. Il protocollo verrà esteso ad altre Rsa mantovane e lombarde, compatibilmente con la disponibilità di plasma da donatori guariti.
«La sperimentazione si propone di valutare l’efficacia e la sicurezza di questa cura negli anziani — afferma il dottor Franchini —, il protocollo prevede il monitoraggio clinico e di laboratorio dei pazienti con controlli ogni 48 ore. Individueremo i soggetti che possono trarre beneficio dalla terapia. La trasfusione del plasma avverrà in ospedale in regime di day hospital. Successivamente gli anziani verranno riportati nelle case di riposo dove i medici monitoreranno le loro condizioni».
Il direttore del reparto di Pneumologia De Donno si è soffermato sul valore etico della sperimentazione: «Intendiamo salvaguardare gli anziani che sono la memoria storica del nostro paese e hanno sofferto molto durante l’emergenza sanitaria. Identificheremo i pazienti con un quadro di insufficienza respiratoria non gravissima: tenteremo di evitare che gli anziani vengano ricoverati in ospedale. Li tratteremo con il plasma e ne documenteremo la guarigione».
Lo studio, che ha ottenuto il parere favorevole dal comitato etico Val Padana, si avvarrà anche della collaborazione dell’azienda ospedaliero-universitaria Careggi di Firenze per approfondire la patogenesi dell’infezione da coronavirus.