Vietato affollarsi in piazza? Impazza il «flash mob»
Le manifestazioni si affidano a slogan e coreografie dopo il divieto di cortei, assemblee e assembramenti Dai medici alla scuola: le regole di chi scende in piazza
I ristoratori con le sedie vuote davanti all’Arco della Pace (poi multati). Gli infermieri dell’ospedale San Carlo e quella scritta «100% lavoratori» sulle tute bianche, per il Primo Maggio. E i lavoratori dello spettacolo, davanti al Teatro alla Scala. Gli ambulanti, a Palazzo Lombardia. E ancora i ristoratori, «in ginocchio» davanti alla stazione centrale. Ultimi, ieri, i gestori di nidi e asili privati, anche per loro raduno davanti alla sede della Regione. E sabato tocca a insegnanti, genitori e studenti, a Milano e in altre città. «Si manifesta per il rientro a scuola a settembre» è il passaparola in queste ore sul web e nelle chat. E dall’inizio della pandemia tutte le proteste in piazza arrivano così. Nei nuovi flash mob adattati al Covid. Con mascherina. E distanziamento. Perché assembramento uguale contagio, vale per la movida e anche per le manifestazioni. E quando finisce così poi succede come il 6 maggio, con la protesta dei titolari di ristoranti e bar interrotta dalle forze dell’ordine, e con multe da 400 euro per chi ha partecipato.
Anche per la manifestazione di sabato comitati inviano gli slogan da scrivere su cartelli e striscioni, indicano i punti di ritrovo, una quarantina di scuole della città, e prima di tutto raccomandano: «Organizziamoci in piccoli gruppi. Responsabilmente». E comunque: «Distanziamento obbligatorio di due metri tra persone e nuclei familiari. E uso obbligatorio di mascherina».