Un concorso di bellezze «Luoghi del cuore» del Fai, via al censimento
In Lombardia la favorita è Bergamo, a Milano e provincia Rocca Brivio
Ce l’abbiamo tutti in fondo all’anima. Un sito d’elezione, che ci è caro per sentimenti, memorie, fascino, atmosfera. Un sito che vorremmo vedere tutelato, vivo, pronto a raccontare la sua storia. È arrivato il momento di ricordarlo. Perché, come ogni due anni, si è aperto il censimento «I luoghi del cuore» promosso dal Fai, Fondo Ambiente Italiano, e sostenuto da Intesa Sanpaolo. Il meccanismo è semplice: dal sito del Fai si accede a un elenco di località, si seleziona la favorita, anche più d’una, e la si vota con un clic, tutto gratis.
E se il «nostro» luogo non fosse presente possiamo creare una scheda ad hoc per promuoverlo. La graduatoria finale sarà a febbraio 2021: i primi tre classificati e i vincitori della classifica speciale otterranno un finanziamento legato a un progetto di recupero. Obiettivo: creare coscienza e conoscenza del nostro comune patrimonio, innescando un processo di affezione e cura per i beni diffusi sul territorio. Come sta andando il censimento nei primi giorni in Lombardia? Più di 5.600 le località segnalate, dai conventi ai palazzi, dai castelli ai beni archeologici. Sull’onda emotiva della pandemia, il primo luogo a comparire in classifica è la città di Bergamo, al 2° posto con più di 5 mila voti. Diversi anche i siti della martoriata Bergamasca, come la chiesetta del Sacro Cuore di Gesù nel complesso dell’ex sanatorio di Groppico, a Piasi rio in Valseriana, 1921, in stato di abbandono, o la rotonda romanica di San Tomé, ad Almenno San Salvatore. In provincia di Lecco molto suggestivo Corenno Plinio, piccolo feudo visconteo a picco sul lago; in Lecco città Villa Manzoni, oggi museo, dove l’autore dei «Promessi Sposi» ha trascorso la giovinezza. In provincia di Varese la funicolare in stile Liberty che portava al Campo dei Fiori e il «paese dipinto» di Arcumeggia.
E Milano? A Milano le persone non si sono ancora date molto da fare sul portale del Fai, nonostante le emergenze siano tantissime. Per ora il capoluogo e la sua provincia compaiono per la prima volta al 24° posto, con il romantico borgo di Rocca Brivio a San Giuliano Milanese: un complesso nato nell’alto Medioevo e oggi visibile soprattutto nel suo aspetto seicentesco, da anni a rischio. Poi s’incontrano l’antico mulino di Gorgonzola e l’abbazia di Chiaravalle. Ma per arrivare a «Milano Milano» bisogna spingersi fino alla 122° posizione, dove
colloca con una manciata di voti l’Albergo Diurno Venezia di piazza Oberdan, gioiellino Déco. Di qui a scendere ecco siti importanti da proteggere, testimonianze rare del passato urbano, sempre in carenza di clic: dalla trecentesca Casa del Petrarca a Cascina Linterno alla «Ca’ Lunga», edificio di ringhiera in via Piero della Francesca, dal Parco Trotter con la sua edilizia scolastica anni Venti alle sedi universitarie dismesse di Città Studi, dal Naviglio della Martesana alla chiesa romanica di Santa Maria Rossa a Crescenzago. Su, un po’ di sana competizione. Per vincere bisogna votare.