Corriere della Sera (Milano)

Furia 5 Stelle: incompeten­ti Il Pd: chiarezza

- Stefania Chiale

Oggi il Movimento 5 Stelle presenterà una mozione urgente contro il contratto di affidament­o diretto stretto l’11 aprile scorso dalla Regione Lombardia con la multinazio­nale Diasorin per la fornitura di 500 mila test sierologic­i del valore di 2 milioni di euro. Una scelta presa dalla Giunta dopo la decisione del Policlinic­o San Matteo di Pavia, che aveva ritenuto i test della Diasorin i più affidabili. Venendo ora meno, con la sentenza di ieri del Tar, i presuppost­i dell’accordo Diasorin-San Matteo, «vengono meno anche le ragioni dell’affidament­o diretto da parte della Regione», dicono i pentastell­ati. Non solo: a fronte di meno di 200 mila test effettuati, chiedono che la giunta «si impegni a comunicare cosa intende fare degli oltre 300 mila kit inutilizza­ti». La sentenza con cui il Tar sospende e sanziona l’accordo tra San Matteo e Diasorin, posta in una «posizione illegittim­amente privilegia­ta», ha scatenato la reazione delle opposizion­i. A partire dai 5 Stelle, che per primi in Regione e in Parlamento hanno presentato interrogaz­ioni e chiesto spiegazion­i sull’acquisto in affidament­o diretto senza una procedura concorrenz­iale di 500mila test Diasorin. «Questa sentenza è solo l’inizio», dice il portavoce Massimo De Rosa: «Il presidente Fontana e la giunta devono rispondere per la loro incompeten­za davanti a tutti i cittadini. Secondo il Tar l’accordo Diasorin-San Matteo decade perché Regione Lombardia ha sprecato soldi e risorse pubbliche. Il tutto mentre i parenti dei contagiati chiedevano tamponi senza ricevere risposta». Motivo per cui, ieri mattina, il movimento Medicina Democratic­a ha inviato al presidente Fontana e all’assessore al Welfare Giulio Gallera una diffida «per la mancata esecuzione di test e tamponi a spese del servizio sanitario regionale». Nella diffida è fatta richiesta anche del rimborso dei costi sostenuti dai cittadini per l’effettuazi­oni di test e tamponi in strutture private. Ritardi e strategia di testing «accidentat­a» su cui chiede chiarezza il Pd: «È l’ennesimo problema della gestione lombarda dell’emergenza Covid-19», dice il capogruppo dem in Regione Fabio Pizzul, ricordando che «la Lombardia non ha aperto una campagna di test sierologic­i prima del 26 aprile e ha impedito che venissero fatti test da parte di aziende, comuni e chiunque altro prima del 20 maggio». Il presidente Fontana «deve fare luce al più presto», chiede la segretaria del Pd Milano Metropolit­ana Silvia Roggiani: «Se la magistratu­ra dovesse accertare eventuali opacità, e noi ci auguriamo di no, le dimissioni di questa giunta sarebbero dovute».

 Roggiani Il presidente Fontana deve fare luce al più presto Se la magistratu­ra dovesse accertare opacità, e noi ci auguriamo di no, le dimissioni di questa giunta sarebbero dovute

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Silvia Roggiani è la segretaria del Pd Milano Metropolit­ana. L;a Lombardia, attacca il gruppo dei dem al Pirellone, non ha aperto la campagna di test sierologic­i prima del 26 aprile
I dem Silvia Roggiani è la segretaria del Pd Milano Metropolit­ana. L;a Lombardia, attacca il gruppo dei dem al Pirellone, non ha aperto la campagna di test sierologic­i prima del 26 aprile

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