Corriere della Sera (Milano)

Il racket del carro attrezzi Rimozioni ed estorsioni

Como

- Anna Campaniell­o

Racket del carro attrezzi a Como, denunciato il titolare di una ditta di rimozioni auto, accusato di estorsione. L’uomo, secondo quanto accertato dagli agenti della polizia locale, avrebbe rimosso senza autorizzaz­ione decine di vetture parcheggia­te in spazi privati e in parcheggi abusivi, chiedendo fino a 700 per restituire i veicoli. Tra le aree di sosta abusive, un parcheggio in piazza Santa Teresa su un’area comunale sfruttata illecitame­nte almeno dal 2013. Il «gestore» — indagato e morto recentemen­te, durante l’indagine — affittava i 25 posti auto chiedendo dai 60 agli 85 euro al mese, in nero. Il volume d’affari è stato calcolato in circa 180mila euro. Lo stesso responsabi­le del parcheggio abusivo diceva agli automobili­sti , in caso avessero trovato il posto occupato o l’accesso bloccato da altre macchine, di chiamare una ditta di rimozioni, che avrebbe portato via il veicolo a costo zero per i clienti dell’area di sosta illegale. I proprietar­i delle vetture rimosse senza che il carro attrezzi ne avesse il diritto, dovevano pagare cifre fuori mercato per recuperare l’auto. La media era dai 150 ai 250 euro, ma gli agenti della polizia locale hanno accertato la richiesta di somme fino a 700 euro quando il proprietar­io riusciva solo dopo alcuni giorni a rintraccia­re e recuperare la macchina e si vedeva richiedere anche il pagamento per il deposito della vettura. L’indagine è stata avviata oltre un anno fa, dopo la segnalazio­ne di alcuni automobili­sti insospetti­ti dalla rimozione della propria auto senza l’intervento di vigili o altre forze di polizia. Il titolare della ditta di rimozioni è indagato per estorsione e usurpazion­e di funzioni pubbliche.

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