Il cartellone
Da Dindo a Capuano: una parata di star
La «prima» avrà un indiscutibile valore simbolico, ma saranno 25 gli appuntamenti fino al 12 luglio: se Le quattro stagioni di Vivaldi nei primi minuti di lunedì saranno un evento, il palinsesto dei Pomeriggi Musicali disegnato dal direttore artistico Maurizio Salerno si profila come una vera e propria stagione estiva, breve ma intensissima. Soprattutto perché non saranno proposte qualitativamente di ripiego: certo le limitazioni ancora vigenti non soltanto sugli spettatori, ma anche sui musicisti, rendono impossibile in un teatro affrontare di un certo repertorio (verrà impiegata sempre e solo l’orchestra d’archi), ma i programmi che verranno proposti sono di interesse assoluto e vedranno avvicendarsi sul palco del Dal Verme stelle del firmamento concertistico internazionale, come il violoncellista Enrico Dindo, il violinista Marco Rizzi e il direttore Gianluca Capuano. «Volevamo dare un segno di rinascita, di speranza; senza indulgere in proclami trionfalistici e futuristici, ma facendo da subito quanto è permesso dalla situazione attuale; i musicisti non vedevano l’ora di tornare a suonare assieme e anche i grandi artisti non hanno esitato a dare il loro contributo perché la proposta fosse la più bella possibile; non abbiamo chiesto nessun finanziamento extra rispetto alle risorse a disposizione. Le Stagioni saranno offerte, per gli altri concerti chiederemo al pubblico un contributo poco più che simbolico, 5 euro a biglietto».
Gli archi dei Pomeriggi di sdoppieranno in due orchestre: dal 26 al 28 una sarà diretta da Alessandro Bonato nell’Adagio di Barber e nella Rapsodia in blu di Gershwin, l’altra guidata da Gianluca Capuano nel Divertimento K 136 e nell’Eine Kleine Nachtmusik di Mozart; tra il 3 e il 5 luglio Dindo sarà direttore e solista in Haydn, Rizzi in Mendelssohn e Bach; dal 10 al 12 Carlo Boccadoro dirigerà Respighi e Alessandro Cadario le Serenate di Dvorak e Ciajkovskij.