Quei corpi contorti specchio della città
Fino a domenica 21 giugno, alzando gli occhi su 26 cartelloni distribuiti nella città, scoprirete immagini di corpi contorti, piegati in pose innaturali, grovigli di gambe e braccia, che ricordano l’umanità deformata e dolente dipinta da Francis Bacon. Molti di coloro che si troveranno a passare sotto quelle foto scattate dal cremonese Alessio Bolzoni, classe 1979, riconosceranno forse in quei corpi colpiti e caduti a terra il disagio della propria psiche. Non a caso il progetto di arte pubblica curato da Teresa Macrì e chiamato «Action Reaction. Billboard Project» è nato durante la quarantena che il fotografo, di stanza a Londra, ha invece trascorso a Milano. Distribuite in 16 diversi punti della città — da viale Forlanini a corso Lodi a via Farini — le immagini, realizzate in studio con performer ritratti su sfondo bianco, entrano nelle intenzioni di Bolzoni in dialogo col corpo stesso della città, suggerendone un prolungamento se non addirittura uno specchio nello stesso destino di caduta e attitudine a rialzarsi dopo essere stati travolti. Certo queste torsioni non veicolano messaggi ottimistici né suggeriscono una rinascita, ma nemmeno gli arcobaleni con la scritta «Andrà tutto bene» sono serviti a migliorare il senso di smarrimento che ognuno di noi ancora si porta dentro.