La corsa alle bici spinta dai bonus
E-bike e sharing, l’impatto delle misure: 400 mila vendite in più, ritocco dei prezzi Code alle officine e invenzioni hi-tech «Non si torna indietro. ora lotta ai furti»
«Dobbiam o sentirci più tardi, fuori c’è una fila di venti persone». Davide Maggi non lavora alle Poste ma alla Stazione delle Biciclette di corso Lodi, civico 66, un negozio che vende e ripara il mezzo del momento. Pedalano tutti. «È sempre più difficile soddisfare la domanda, la catena di fornitura ha rallentato e il nostro magazzino si sta svuotando» rivela Maggi, che con i soci gestisce anche lo showroom di via Ponti alla Barona.
Se gli aspiranti ciclisti folgorati sulla via degli incentivi devono pazientare, chi aveva condannato la bici alla cantina è già tornato a frequentarla, ritrovando il gusto di andamenti lenti in linea con la voglia di accarezzare la città. E con il bisogno di specchiarsi nella vetrina della Rossignoli, bottega ultracentenaria con affaccio su corso Garibaldi, dove da giorni un fiume umano devia verso il 71: officina e negozio, pedali e ruote. «Una vera inondazione che va oltre la nostra capacità — ammette Matia Bonato, che guida la quinta generazione — la filiera è sotto stress a causa della grande richiesta, così devo aspettare due mesi per ricevere le selle della Brooks».
Il mercato è reduce da un anno in cui le vendite nazionali hanno raggiunto quota 1,7 milioni, registrando un aumento del 7 per cento rispetto al 2018, complice il commercio delle bici elettriche che nello stesso periodo è creLa
Famiglie Sempre più attenzione al comparto delle due ruote «cargo»: i rischi della sicurezza sulle piste ampliate
sciuto di 13 punti (195 mila modelli fatturati). La Lombardia si distingue per un polo industriale tra i più produttivi nel business delle e-bike, dando impulso allo sviluppo di motori e batterie. Il comparto dovrebbe reggere ai colpi del Covid perché, spiega Bonato, «stanno emergendo la domanda inespressa di marzo-aprile e il timore di prendere i mezzi pubblici».
Un altro stimolo è rappresentato dal bonus statale, vale a dire un contributo fino a 500 euro che copre il 60 per cento della spesa per l’acquisto di una bici tradizionale o a pedalata assistita, i cui prezzi medi si aggirano intorno a 400 e 1.600 euro, in questi giorni spesso arrotondati al rialzo. misura impatta anche sulle tariffe in sharing. Secondo l’Associazione ciclo, motociclo e accessori (Ancma), nel 2020 si potrebbero battere 400 mila scontrini in più.
«Ci sono le condizioni perché la città diventi a misura di ciclista» osserva Guia Biscaro, presidente di Ciclobby, certa del futuro della mobilità leggera nonostante le polemiche sulle ciclabili, come nel caso di corso Buenos Aires. «Offrire spazi adeguati e sicuri aumenta la sicurezza anche per le cargo bike, che spostano intere famiglie». L’antidoto all’impostazione auto-centrica dovrà possedere una buona dose di lotta al furto. «Che si traduce nel contrasto alla ricettazione — riprende Maggi — individuando mercatini e siti Internet di beni rubati». L’entusiasmo abbraccia l’innovazione, dando vita a mezzi d’avanguardia come la e-Thunderbolt, bici elettrica la cui batteria si ricarica recuperando energia dal lavoro muscolare del ciclista. Basta pedalare nei tratti più agevoli. «Questo grazie sia a un apparato magnetico collocato sulla ruota posteriore che a un software dedicato» spiega Dario Sorice, titolare della Fast man service, azienda di Lainate che ne ha curato lo sviluppo applicando una tecnologia brevettata per i sistemi di smistamento merci. «Stiamo pensando a produrla in serie, il prezzo oscillerebbe tra 2.800 e cinque mila euro, puntiamo anche a creare posti di lavoro». Salite e grandi distanze fanno meno paura. L’alba di un nuovo ciclo.
Legalità Servono sforzi maggiori nella lotta ai ricettatori dei mercati, compresi i siti Internet di beni rubati