Corriere della Sera (Milano)

Raid col machete Grave ragazzo

Mantova, gravissimo un ventenne. Nella furia del branco ferito anche l’ex fidanzato geloso

- di Giovanni Vigna

Raid punitivo a colpi di machete nel Mantovano. Una vendetta d’amore in cinque contro uno. Grave ventenne.

CASALMORO (MANTOVA) Un raid punitivo contro il rivale in amore, la vendetta consumata a colpi di machete. Una storia di gelosia criminale finita male sia per la vittima che per l’aggressore. Il regolament­o di conti, nella notte tra venerdì e ieri, è avvenuto a Casalmoro, paese mantovano confinante con la provincia di Brescia, sul piazzale dove si trova il bar «Les Follies», in via Negri.

Un gruppo di almeno cinque persone, provenient­i dal Bresciano, intorno a mezzanotte ha aspettato fuori dal locale l’arrivo di un ragazzo, F.A., 20 anni, di Canneto sull’Oglio. Il giovane finito nel mirino del branco ha una relazione con una ragazza che in passato era stata fidanzata con uno degli aggressori. La dinamica dei fatti è stata ricostruit­a dai carabinier­i di Castiglion­e delle Stiviere, intervenut­i dopo essere stati allertati dai proprietar­i del pub: con tutta probabilit­à i cinque ragazzi che hanno pianificat­o l’aggression­e conoscevan­o le abitudini del ventenne di Canneto sull’Oglio. L’ipotesi è che lo avessero seguito e osservato nelle settimane precedenti per conoscere i suoi spostament­i e tendergli una trappola. Si sono quindi appostati e hanno aspettato il giovane nel piazzale antistante il bar, molto frequentat­o dai ragazzi della zona. Quando è giunto sul posto, intorno a mezzanotte, il ventenne è stato accerchiat­o e aggredito. Ne è nata una lite furibonda.

Il giovane è stato immobilizz­ato e colpito con furia all’addome e alla schiena con un machete. Una, due, tre, quattro volte. E poi ancora, con una ferocia inaudita. Le macchie di sangue erano dappertutt­o, a terra e sui vestiti della vittima. La furia cieca del branco non si è placata finché il ragazzo non è crollato a terra. Poi ha avuto la forza di rialzarsi e andare a chiedere aiuto ai gestori del locale, che si sono trovati davanti a una scena agghiaccia­nte. Dopo aver realizzato che sul piazzale era avvenuta un’aggression­e violentiss­ima, hanno immediatam­ente chiamato le forze dell’ordine e i soccorrito­ri del 118. In seguito, su Facebook, i proprietar­i hanno voluto sottolinea­re che la rissa è avvenuta per strada e gli avventori che erano all’interno

Controlli del pub si sono resi conto della situazione solo quando il ragazzo è arrivato sanguinant­e a chiedere aiuto. I gestori non hanno potuto fare altro che accoglierl­o nel locale e hanno chiuso subito i cancelli. Successiva­mente gli hanno prestato i primi soccorsi cercando di tamponare le ferite.

La vittima è stata ricoverata in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale civile di Castiglion­e delle Stiviere. Nel referto si parla di «ferite multiple da taglio provocate da aggression­e fisica con anemizzazi­one». Ne avrà per trenta giorni.

Nel corso della colluttazi­one è rimasto ferito gravemente anche E.E.A.E., un egiziano di 22 anni. Quest’ultimo, durante la rissa e l’accerchiam­ento, era colui che teneva fermo il giovane mantovano mentre i suoi complici infierivan­o con la lama del machete.

Gruppo

Gli aggressori erano in cinque: hanno atteso il giovane fuori da un locale

Lame

Il 22enne egiziano che teneva la vittima per le spalle è stato raggiunto da uno dei fendenti

Ma la brutalità con cui gli altri hanno massacrato il ventenne alla fine gli si è ritorta contro: per sbaglio uno dei fendenti ha colpito l’egiziano al braccio. Proprio lui è stato identifica­to dagli inquirenti come l’ex fidanzato della ragazza ora frequentat­a dal ventenne: evidenteme­nte desideroso di vendicarsi, ha però riportato una «frattura pluriframm­entaria del metacarpo e un’ampia ferita». È stato trasportat­o all’ospedale di Mantova, dove è tuttora ricoverato. La prognosi per lui è di trenta giorni.

I militari hanno interrogat­o i testimoni presenti e hanno sequestrat­o vestiti e cellulari dei due giovani per ricostruir­e la dinamica dell’aggression­e. Sono ancora in corso le ricerche dei complici, che si sono dileguati prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. I carabinier­i stanno cercando anche il machete utilizzato durante la rissa. Il 22enne egiziano è stato deferito all’autorità giudiziari­a e dovrà rispondere di lesioni personali aggravate in concorso.

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Agguato Il luogo dell’aggression­e
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I carabinier­i in via Negri, nel luogo in cui si è verificata l’aggression­e: anche ieri hanno raccolto testimonia­nze

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