Corriere della Sera (Milano)

Il giardino culturale eredità della quarantena

Recuperata l’area verde dell’ex Cascina Casottello: ospiterà appuntamen­ti creativi

- Fabrizio Guglielmin­i

Zappe, stivali e due mesi di quarantena. Dalla ex Cascina Casottello al Corvetto è nata l’idea di creare un orto-giardino urbano quando tutte le attività culturali e sociali del centro sono state sospese per l’emergenza Covid-19. Da Modou Gueye (presidente dell’associazio­ne Sunugal per molti anni alla Fabbrica del Vapore) e dalla sua squadra in cascina (ora Centro Internazio­nale di Quartiere, da due anni con sede qui) è partito il progetto di bonifica dell’area verde intorno al fabbricato (in concession­e dal Comune), rimasta per anni allo stato di discarica, lungo via Fabio Massimo. Non solo un ripristino del verde: il nuovo spazio è arricchito dalle sculture dell’artista contempora­neo di Dakar Moussa Traoré e vuole diventare un luogo abituale di spettacolo e cultura: un punto d’incontro rivolto ai residenti con un calendario di iniziative che era già stato rodato durante l’anno scorso; il neobattezz­ato Giardino delle Meraviglie è diviso in due zone polifunzio­nali: l’area giardino per il tempo libero e i momenti di spettacolo, e un orto didattico pensato per far conoscere ai bambini le problemati­che ambientali in modo attivo e parte del progetto nazionale OpenAgri.

Sin dall’inizio delle attività l’ex Casottello si è posta come un luogo d’incontro per i cittadini e ad oggi i fatti gli danno ragione: sono circa duecento le famiglie che a vario titolo fanno riferiment­o al Centro per le attività ricreative o formative per adulti, i laboratori nel verde per i bambini, oltre a insegnanti di sostegno che hanno lavorato durante la quarantena per il recupero scolastico. Il programma, a pieno regime, prevede anche concerti, reading e incontri.

«La bonifica di questo terreno usato per molto tempo come discarica — precisa Modou Gueye — è un altro segnale che vogliamo dare all’esterno cioé al quartiere in una fase molto difficile; e speriamo di poter organizzar­e presto una cerimonia ufficiale per l’inaugurazi­one». Nel frattempo l’attività volontaria non sostiene però le spese di gestione in mancanza di introiti: sono partite quindi varie iniziative di autofinanz­iamento per fronteggia­re perdite e debiti dovuti anche alla cancellazi­one di 60 eventi.

Oltre al già fruibile Giardino delle Meraviglie, la ripresa delle attività nel Centro è prevista dal 19 giugno con laboratori per bambini e, all’orizzonte di luglio, concerti all’aperto. Sempre nel Municipio 4, sono ripartiti gli interventi progettati dalle cascine sul territorio e battezzate con l’hashtag #Dallecorti­allaia. Cuccagna, Sant’Ambrogio, Corte San Giacomo e altre si coordinano fra loro per le azioni del progetto «Dalle corti all’aia. Orti-culture generative»: l’agricoltur­a condivisa come strumento di recupero del tessuto sociale.

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Al lavoro Alcuni associati di Sunugal durante la bonifica di uno spazio in degrado su via Fabio Massimo, ora diventato (sotto) ortogiardi­no
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