«CENTRALE DEL LATTE, UN SIMBOLO»
Abbiamo letto con interesse la lettera di Mario Vigo ( Corriere del 10 giugno). Dal 2000, anno del passaggio di Centrale del Latte di Milano in Granarolo, abbiamo tenuto a mantenerne viva la storia. Lo abbiamo fatto con una mostra al Museo della Scienza e della Tecnica e due libri dedicati: in uno l’ex presidente di Granarolo, Luciano Sita, rievoca con passione le vicende di quegli anni. Ogni giorno il marchio della Centrale del Latte compare sulle tavole dei consumatori del territorio, perché il latte è territorio e tradizione. Non a caso questo latte proviene esclusivamente da allevamenti lombardi e gli allevatori che oggi conferiscono il latte sono i figli o i nipoti di quanti hanno servito per anni la Centrale del Latte di Milano. Sono 191 gli allevatori lombardi e conferiscono il 64,35% del totale latte che raccogliamo in 12 regioni italiane. Molti studenti vengono oggi a scoprire l’alchimia del latte e la storia del marchio nello stabilimento di Pasturago di Vernate che lavora il latte della Centrale accanto agli yogurt Yomo. Solo il lockdown li ha bloccati. Lo stabilimento accoglie tanti dipendenti dell’antica Centrale, persone che hanno portato nella realtà Granarolo legami importanti (penso a Pane Quotidiano o alla Stramilano) e un grande sapere (Accadì è stato il primo latte delattosato in Italia). Consapevoli dell’importanza della storia dei luoghi, che coltiviamo come il legame al territorio, oggi condividiamo l’urgenza di lasciare un segno in via Castelbarco. Noi ci siamo.