Corriere della Sera (Milano)

Riparte tutto ma a singhiozzo

La mappa lombarda: cinema «dimezzati», attesa per i centri estivi, tornano slot e terme, la delusione discoteche

- di Stefania Chiale e Leonard Berberi

Da domani in Lombardia ripartono molti settori lasciati finora nel letargo del lockdown. Su tutti, quello dello spettacolo: cinema, teatri, concerti, circhi, arene. Via libera anche ai centri estivi (anche per la fascia 0-3 anni), che potranno aprire con una semplice autocertif­icazione consegnata a Comune e Ats; alle sale giochi, slot, bingo e scommesse; alle sagre locali. Restano sospese, invece, in base a quanto disposto dal Dpcm, le attività sportive di contatto fino al 25 giugno, le discoteche e le sale da ballo fino al 14 luglio. Rimane l’obbligo di mascherina anche all’aperto fino al 30 giugno: «Una decisione difficile, ma supportata da evidenze scientific­he», chiarisce il governator­e Attilio Fontana. Da domani riapre anche, dopo tre mesi di stop, il Terminal 1 di Malpensa, più grande e moderno, e chiude il T2: sono attesi 8.200 passeggeri.

Fontana Mascherine, obbligo fino al 30 giugno Grazie all’uso di questi dispositiv­i abbiamo evitato 78mila contagi

Sacrificio

Ho chiesto un ulteriore sacrificio ai lombardi che si dovranno coprire col caldo ma non si può abbassare la guardia

Domani la Fase 3, annunciata dal premier Giuseppe Conte il 3 giugno, entra nel vivo. Con il Dpcm dell’11 giugno e l’ordinanza regionale n. 566 del 12 giugno, in Lombardia ripartono molti settori lasciati finora nel letargo del

lockdown. Su tutti, quello dello spettacolo: cinema, teatri, concerti, circhi, arene. Ma la Regione dà il via libera anche ai centri estivi — richiesti a gran voce dalle famiglie, con i figli a casa da fine febbraio — che potranno aprire con una semplice autocertif­icazione consegnata a Comune e Ats di riferiment­o; alle sale giochi, slot, bingo e scommesse; alle sagre locali. Restano sospese, invece, in base a quanto disposto dal decreto, le attività sportive di contatto fino al 25 giugno, le discoteche e le sale da ballo fino al 14 luglio. La Lombardia, che conta più della metà degli attualment­e positivi al coronaviru­s d’Italia (16.785 su 27.485), lascia intatte le sue misure più restrittiv­e. Permane l’obbligo per il datore di lavoro di misurare la temperatur­a al personale in tutti gli esercizi commercial­i e ai clienti nei ristoranti. I cittadini devono indossare, fino al 30 giugno, la mascherina o qualsiasi altro indumento a protezione di naso e bocca, anche all’aperto, tranne nel caso di attività motorie intense o sportive. Una decisione che il governator­e Attilio Fontana definisce «difficile», ma «supportata da evidenze scientific­he e dal recente studio americano coordinato dal premio Nobel per la chimica Mario J. Molina dell’Università della California». Lo studio, pubblicato sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze (Pnas), afferma che «grazie all’uso delle mascherine abbiamo evitato 78 mila contagi e ovviamente altre vittime — scrive Fontana su Facebook —. Ho chiesto questo ulteriore sacrificio ai lombardi, che dovranno sopportare anche il caldo di giugno ma non possiamo abbassare la guardia, non possiamo cedere ad un virus subdolo, invisibile e sempre pronto a colpirci».

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