La curva resiste In Lombardia altri 259 contagi
Sipario a mezzanotte (e sagome segnaposti) al Menotti Ipotesi Scala all’aperto. E il Beltrade proietta i Vitelloni
Più contagi rispetto al numero di tamponi, ma meno morti. Il bollettino sul coronavirus in Lombardia registra 259 nuovi positivi, 52 dei quali in provincia di Milano e 23 in città. Il Pirellone: «Dati che risentono dei tamponi eseguiti a fronte di positività al test sierologico».
Nel lunedì dedicato alla ripresa delle attività dello spettacolo dal vivo, è Beppe Sala a dare l’annuncio del primo concerto della Scala dopo la seduta del Cda: «La riapertura del Piermarini potrebbe avvenire anche al di fuori del teatro, all’aperto: nessuno pensa di aspettare fino alla Prima del 7 dicembre; al momento sono certi i concerti della Filarmonica per l’Estate Sforzesca pur non abbandonando l’idea della messa da Requiem diretta dal maestro Chailly in Duomo». Parole di ottimismo a cui fanno eco quelle, ironiche ma piene di speranza, di Ascanio Celestini che, intervistato in tv, ha dato il significato più giusto al concerto dei Pomeriggi Musicali — l’orchestra ha suonato nella notte fra domenica e lunedì al Dal Verme — e alle canzoni-poesie di Gaber al Menotti, sempre allo scoccare della mezzanotte: «Quando i carcerati finiscono la pena non vogliono uscire il lunedì mattina; se la pena finisce a mezzanotte vogliono uscire un minuto dopo, per non sprecare neanche un attimo della nuova libertà». Ecco, le arti, dopo il lunghissimo lockdown, sono uscite dalla loro «prigione sanitaria» nell’attimo esatto in cui finiva il divieto. E al Dal Verme le «Quattro Stagioni» sono state eseguite per un pubblico formato da sanitari, in questi mesi in prima linea contro il Covid-19. Al Menotti invece «Far finta di essere sani» sarà replicato anche stasera (biglietto calmierato a dieci euro). Dopo quasi quattro mesi di silenzio e platee vuote, musica e prosa hanno riaperto la Milano della cultura in un lunedì di esibizioni simboliche. E non sono stati i soli: il Terminal 1 di Malpensa ha ospitato uno spettacolo di danza classica, mentre il cinema indipendente Beltrade a Nolo ha riaperto con la proiezione di «I Vitelloni» di Federico Fellini per ricordare i cento anni dalla nascita dell’Albertone nazionale.
Ieri pomeriggio c’è stato anche il momento delle polemiche: in occasione della conferenza stampa per presentare la stagione estiva della Triennale, un centinaio di lavoratori dello spettacolo milanesi ha atteso invano il ministro Dario Franceschini, che avrebbe dovuto annunciare misure d’emergenza per il settore oramai in profondissima crisi. Sono intervenuti invece l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno con il sindaco rassicurando i lavoratori: «Garantiamo un’assemblea a breve per affrontare i problemi più urgenti». Di particolare importanza altri due appuntamenti in onore delle vittime lombarde del Coronavirus: venerdì 19 e domenica 21 l’orchestra dei Pomeriggi suonerà rispettivamente a Nembro e Casalpusterlengo per ricordarle e omaggiarle.