La Scala prepara il debutto all’aperto
Altri 259 contagi, oggi la riforma delle terapie intensive
Un lunedì speciale per i cinema e i teatri milanesi che dopo quattro mesi rivedono il pubblico in platea. In serata arriva anche l’annuncio sulla Scala del sindaco: «Non aspetteremo Sant’Ambrogio per riaprire il
Piermarini; ci sarà un concerto prima, magari fuori dal teatro». Intanto il Menotti ha presentato a mezzanotte e un minuto di ieri «Far finta di esser sani» di Gaber. Al Dal Verme, le Quattro Stagioni con gli archi dei Pomeriggi Musicali per la riapertura.
Più contagi rispetto al numero di tamponi giornalieri, ma meno morti. Il bollettino di ieri sull’epidemia di coronavirus in Lombardia registra 259 nuovi positivi, 52 dei quali in provincia di Milano e 23 in città. L’assessore alla Sanità Giulio Gallera spiega i dettagli: «I dati risentono di 109 tamponi eseguiti a fronte della positività al test sierologico regionale sui cittadini, otto su operatori socio-sanitari e 17 su ospiti delle residenze sanitarie per anziani». Dei rimanenti 125 contagi, alcuni sono emersi dopo un test sierologico condotto in laboratori privati. «La maggior parte dei casi — continua Gallera — risulta essere “debolmente positivo”. Questo elemento evidenzia la presenza di anticorpi e di tracce del virus, la cui insorgenza risale però alle settimane precedenti».
I nuovi contagi sono molti, se confrontati con i dati di altre regioni e col numeri di tamponi giornalieri. «L’ampliamento della platea delle persone alle quali stiamo eseguendo il tampone — spiega l’assessore — determina un maggior numero di positività che nella maggior parte dei casi non è legata a nuove insorgenze. Questo vasto sistema di screening serve per prevenire e monitorare eventuali situazioni critiche, che al momento gli esperti delle Ats non evidenziano, soprattutto se si considera il fatto che siamo a un mese dal termine del lockdown». Cala il numero di ricoverati (meno 98 rispetto a domenica) e dei morti (otto, contro i 21 del giorno prima), per un totale di 16.457 decessi dall’inizio dell’emergenza. Rimane stabile l’occupazione delle terapie intensive, che oggi accolgono 94 pazienti.
Ed è dedicato alla riorganizzazione di questi reparti il piano che dovrebbe essere approvato oggi in giunta regionale e che prevedere di passare da 861 a 1.446 letti di rianimazione negli ospedali lombardi. Sempre oggi saranno presentati l’associazione nata dal comitato «Verità e giustizia per le vittime del Trivulzio» e l’esposto collettivo indirizzato alla Procura di Milano, ad opera dei parenti degli ospiti morti per il virus.