«Porta Venezia, basta spaccio» Movida, patto Comune-bar
Ordine pubblico
«In Porta Venezia abbiamo un problema». Dopo l’aggressione all’inviato di Striscia la Notizia Vittorio Brumotti e le proteste dei residenti per spaccio e degrado, il sindaco Beppe Sala ammette che non è più solo questione di movida molesta, ma di criminalità. E di una zona centralissima che rischia di finire fuori controllo. La faccenda è emersa anche nel corso del vertice del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto in Prefettura e a cui ha partecipato anche Sala. Lo stesso sindaco poche ore dopo ha raccontato le sue preoccupazioni: «Quello che ho chiesto è di gestire con più intensità, soprattutto nei weekend, alcune parti della città e alcune vie specifiche. Perché non voglio tornare a provvedimenti che riguardano la generalità della città», ha spiegato: «C’è stato segnalato il fatto che i locali sono chiusi, le discoteche sono chiuse e i ragazzi si riversano per strada e tutto diventa più difficile. Ho segnalato anche che ci sono, al di là della movida, alcune aree della città che sono più delicate. Come quella di Porta Venezia che, in quest’ultima fase mostra elementi di delicatezza notevoli. C’è da fare ancora più presidio. Il questore mi ha garantito che negli ultimi giorni il presidio è aumentato ma ho chiesto che si faccia ancora di più». Istituzioni e commercianti lavoreranno però insieme. «Lino Stoppani, presidente Epam (l’associazione dei pubblici esercizi di Confcommercio, ndr) si è impegnato anche a segnalare il nome e l’indirizzo dei loro consociati che non rispettano le regole. Quindi di fatto si sta lavorando insieme». Stoppani conferma: «Ci sono diversi problemi in questa fase, perché sembra che dopo il Covid ci sia più voglia di trasgredire da parte dei ragazzi. E poi c’è appunto la questione che le discoteche chiuse fanno sì che i giovani passino le serate in strada con tutte le conseguenze del caso. Da parte nostra abbiamo segnalato anche il tema dell’abusivismo fuori da ogni regola. Per queste ragioni ci vuole più presidio del territorio e da parte di polizia e vigili».