Lo stop del ministero ai testi scolastici «Sarà l’anno dell’usato»
MONZA Tra i riti che segnano la fine di un anno scolastico e l’inizio delle vacanze c’è la coda al Libraccio per vendere libri usati e iniziare a cercare quelli che serviranno da settembre. È un rito che resiste anche in questa Fase 3 seppur con qualche precauzione in più. Lo dice Edoardo Scioscia che ha iniziato a vendere i testi usati davanti al liceo Frisi di Monza e poi, con alcuni amici, ha inventato il mercatino dei testi universitari nelle cassette della frutta in piazza Vetra a Milano, 41 anni fa. «Quest’anno, per la pandemia, il ministero dell’Istruzione ha bloccato le nuove adozioni di libri — spiega Scioscia — e c’è dunque da aspettarsi un incremento delle vendite dei testi usati che già ora rappresentano circa il 40% degli acquisti».
Gli studenti usciti da mesi di didattica a distanza iniziano ad arrivare in libreria con i vecchi libri da vendere, ma c’è chi preferisce aspettare di avere le liste dalle scuole che quest’anno sono in ritardo, ma dovrebbero completare in questi giorni il caricamento sul database. «Per evitare assembramenti abbiamo messo un numeratore all’ingresso di ogni punto vendita e un display, in modo che si possa attendere il proprio turno ben distanziati — prosegue Scioscia —. Tutti i librai utilizzano dispositivi di protezione e i testi vengono lasciati “decantare” per un’ora e mezza, prima di essere riposti sugli scaffali anche se il virus può sopravvivere sulla carta solo trenta minuti. Inoltre pensiamo a settembre di utilizzare anche lo spazio davanti ai negozi per esaminare i testi all’aperto». Da qualche giorno le librerie del gruppo hanno a disposizione un atomizzatore elettrostatico che permette, due volte alla settimana, una totale sanificazione non solo dei libri, ma anche dell’intero locale, di zaini, astucci e di tutto il materiale scolastico. «È un sistema di sanificazione che usiamo anche a casa delle persone che ci chiamano per esaminare intere biblioteche». Altra novità di questo fine scuola senza precedenti è la prenotazione dei libri via mail: si invia la lista e si riceve un messaggio con il giorno e l’orario del ritiro.
Dei mesi di chiusura il patron del Libraccio snocciola dati in chiaro-scuro: «Abbiamo registrato incrementi di vendite on line anche del 100%, ma le librerie sono andate in sofferenza. Ancora adesso viaggiamo con un ritardo del 40% rispetto ai primi cinque mesi dell’anno scorso, a maggio il calo si è ridotto al 30% e da giugno stiamo recuperando. Segnali di ripresa che ci fanno ben sperare».