L’Isola Comacina perde la Locanda
Lo storico ristorante sul lago di Como non riaprirà «Costretti a rinunciare dall’emergenza sanitaria»
COMO Banchetti e feste cancellate, prenotazioni degli stranieri annullate, vip che, per questa stagione, potrebbero disertare il lago di Como. Problemi che si aggiungono a quelli burocratici con la Fondazione e hanno portato il gestore della storica Locanda dell’Isola Comacina a una decisione senza precedenti: «Il ristorante per quest’anno rimarrà chiuso». Ed è incerto anche il futuro. Benvenuto Puricelli mai avrebbe immaginato di non riaprire la cucina nella quale è entrato per la prima volta 44 anni fa e che da allora non ha mai smesso di servire comaschi e turisti e ha visto sedersi ai tavoli, nei saloni della Locanda o negli spazi all’aperto affacciati sul lago, star come Silvester Stallone, Robert De Niro o Bruce Springsteen. Senza contare il «vicino di casa» George Clooney, che dalla sua Villa Oleandra, a Laglio, in un attimo è all’Isola. «Quando ha girato Ocean’s Twelve — ricorda Puricelli —, ha portato tutto lo staff e gli attori a mangiare qui». Non succederà nella stagione 2020. «Ho chiuso il ristorante a fine ottobre, come ogni anno — dice Puricelli —. A fine 2019 la Fondazione Isola Comacina mi ha ricordato la scadenza della mia concessione per la gestione al 31 dicembre 2020, cosa che naturalmente ho ben presente. Ad oggi però non c’è alcuna certezza sul nuovo bando per l’affidamento e su cosa vogliano fare del ristorante dell’Isola. Inoltre — prosegue il gestore della Locanda —, avevamo una questione aperta per la messa a norma degli scarichi, con la necessità di realizzare un impianto di depurazione autonomo. Ero disponibile a procedere a mie spese nonostante la scadenza imminente della concessione e ho mandato i relativi progetti, ma non ho ancora avuto risposta e non ho potuto avviare i lavori nel periodo di chiusura stagionale del ristorante. Ancora adesso aspetto indicazioni». La pandemia da coronavirus ha dato il colpo di grazia. «La situazione era difficile, ma ero sicuro che sarei riuscito ad aprire la Locanda anche quest’anno — afferma Puricelli —. L’emergenza sanitaria purtroppo mi ha costretto a rinunciare. Non è semplice adeguarsi alle normative, che porterebbero a una riduzione dei nostri circa 150 coperti e a molti altri interventi. Ma credo che sarei riuscito a fare anche questo». L’ostacolo maggiore è il rischio della mancanza, la prossima estate dei turisti stranieri, da anni ormai i principali clienti della Locanda dell’Isola come di molti locali e strutture ricettive del lago di Como. «Non mi riferisco certo solo ai personaggi importanti e ai vip — dice Puricelli —. I nostri clienti sono per la maggior parte stranieri. Avevo decine di prenotazioni di banchetti e feste di americani, inglesi e australiani. Sono state tutte cancellate e non so quando avrei potuto fissare nuove date e altri eventi. A fine giugno non ci sarà neppure la tradizionale Sagra di San Giovanni, un evento noto ormai ben oltre i confini del Paese. Il ristorante non reggerebbe lavorando solo con i residenti della zona e pochi visitatori soprattutto italiani».
Il rammarico è per un locale storico che resterà chiuso, ma non solo. «Penso ai miei 14 dipendenti — dice il ristoratore —. Purtroppo sono tutti a casa senza lavoro da mesi e questo è un ulteriore dispiacere. Non avendo risposte non sapremo nemmeno come sarà la prossima stagione».