Corriere della Sera (Milano)

La rabbia di Sala «Così si macchia una città Voglio rigore»

- di Andrea Senesi

«È la dimostrazi­one che bastano due funzionari infedeli per gettare una macchia sulla città e su un’intera azienda». Beppe Sala non nasconde la rabbia: «Se le cose stanno così le pene siano esemplari», dice il sindaco. Il dg di Atm Arrigo Giana riesce a essere persino più schietto: «Vi assicuro che l’azienda non lascerà nulla di intentato. Se si confermerà la posizione di questi signori, a questi due gli togliamo la carne dalle ossa!».

La vicenda degli arresti in Atm «è la dimostrazi­one che bastano due funzionari infedeli per gettare una macchia sulla città e su un’intera azienda». Beppe Sala non nasconde la rabbia: «Se le cose stanno così la giustizia intervenga rapidament­e e le pene siano esemplari», dice il sindaco commentand­o la notizia di presunte tangenti negli appalti dell’azienda del trasporto comunale. Esprimendo lo stesso concetto, il dg di Atm Arrigo Giana riesce a essere persino più schietto. «Siamo molto incazzati, una cosa del genere getta discredito su tutte le donne e gli uomini di questa azienda che hanno dato il sangue con autentico spirito di servizio», afferma il manager della società comunale davanti alla commission­e di Palazzo Marino convocata da settimane per discutere di tutt’altro (il rimborso dei mesi di lockdown degli abbonament­i annuali Atm). «L’idea — prosegue Giana — che queste due figure interne possano gettare discredito, e ahimè un po’ l’hanno già fatto, su 10 mila persone che si fanno un mazzo tanto per garantire il servizio ai cittadini di Milano, mi fa veramente arrabbiare e vi assicuro che l’azienda non lascerà nulla di intentato. Se si confermerà la posizione di questi signori, a questi due gli togliamo la carne dalle ossa! Questo ve lo garantisco personalme­nte».

Toni accorati. Giustifica­ti dalla gravità delle accuse giudiziari­e e dal livello dello scontro politico. Il primo a commentare le notizie sugli arresti e sulle presunte tangenti è infatti Matteo Salvini. «Da milanese sono preoccupat­o per l’inchiesta, non do giudizi, perché non ho elementi, ma aspetto chiariment­i immediati dal sindaco Sala. Perché mentre qualcuno faceva gli aperitivi, qualcun altro mangiava sulla pelle dei cittadini», attacca già in mattinata il leader della Lega. «Quanto emergerà dalle indagini dovrà essere analizzato anche dal punto di vista della tutela dell’amministra­zione e a difesa dell’interesse legittimo dei cittadini», garantisce infine l’assessore Marco Granelli.

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