Corriere della Sera (Milano)

Palazzo Marino, i dipendenti promuovono lo smart working

Piace più ai dirigenti che agli impiegati. Tajani: ma non può essere la normalità

- Di Pierpaolo Lio LAVORO AGILE IN COMUNE di Commission­e di sedute IL SONDAGGIO Soddisfazi­one per ruolo Media Il gradimento 16% 9% 36% 39% 44,3% 37,4% 36,9% Le impression­i sulla produttivi­tà dice di aver acquisito nuove competenze 87% 81% 80,1%

Dopo giorni di polemiche, un punto d’incontro s’è forse trovato. Bene lo smart working, ma con moderazion­e. «Con molta gente a casa le comunità si fermano», mette in guardia il sindaco Beppe Sala, che torna a porre l’accento sui rischi occupazion­ali: «Se non torniamo oggi in ufficio, non sappiamo cosa succederà in autunno». Il lavoro a distanza, però, sembra aver conquistat­o i dipendenti comunali, che promuovono l’innovazion­e. Anche se la cura da cavallo a cui sono stati sottoposti in migliaia in questi mesi «non è la normalità», ammette il suo assessore al Lavoro, Cristina Tajani, la prima a smarcarsi venerdì dalle parole del sindaco sull’«effetto grotta». «Deve integrarsi con la presenza in ufficio, non essere esclusivo», spiega. Su una cosa però è sicura: «Quello che abbiamo vissuto è un processo da cui non si torna indietro».

I risultati del sondaggio tra quasi 6mila degli oltre 7.300 dipendenti di Palazzo Marino sono incoraggia­nti. L’impatto choc con lo smart working è stato nel complesso positivo e la novità promossa con un rotondo 7,7 di media, conquistan­do in particolar­e i più giovani e con voti che crescono con il ruolo nell’amministra­zione. Non a caso i più soddisfatt­i

Dirigenti risultano i dirigenti, che hanno dato un 8 pieno e in futuro potrebbero essere giudicati anche sulla gestione dei dipendenti in smart working.

In generale, per l’85% il lavoro agile è stata un’occasione per sperimenta­re un nuovo modo di approcciar­si al lavoro e per il 72,5 questa esperienza ha favorito l’acquisizio­ne di nuove competenze, informatic­he in testa. Il 66,8%, poi, ritiene che la propria produttivi­tà sia rimasta uguale e il 30% di questi dichiara che è addirittur­a aumentata.

Lo smart working ha offerto la possibilit­à di proteggers­i dalla pandemia e di continuane­tta

Disponibil­ità degli strumenti tecnologic­i

Clima di incertezza generale re a sentirsi parte della squadra. Ma oltre ai punti di forza, il sistema «in remoto» ha mostrato anche debolezze. A partire dal senso d’isolamento, dalla difficoltà a conciliare il lavoro con la gestione della famiglia, dalla carenza di strumenti digitali fino allo stress dovuto alla mancanza di una

In calo

Coinvolgim­ento nell’attività del Comune

Sperimenta­re un nuovo metodo di lavoro distinzion­e fra tempo di lavoro e tempo di vita, che apre il tema del diritto alla disconness­ione.

«È stato fondamenta­le per garantire ai cittadini la continuità dei servizi», afferma l’assessore alla Trasformaz­ione digitale, Roberta Cocco. «Il lavoro agile, che non può essere la modalità esclusiva, è ormai imprescind­ibile per una moderna amministra­zione pubblica in grado di rispondere alla necessità di dipendenti e utenti coniugando risultati, efficienza e flessibili­tà», concorda Cristina Tajani. Convinzion­e confermata dal sondaggio: uno su tre spera che lo smart working possa essere sempre più presente, alternato al lavoro in sede. I 320 precursori che lo avevano scelto prima del Covid sono destinati ad aumentare.

Intanto è iniziato il percorso di ritorno alla normalità. Durante il lockdown solo un migliaio di dipendenti ha garantito «in presenza» i servizi essenziali: in particolar­e vigili, servizi civici e servizi sociali. Ora se ne aggiungono altri 2.500. «Abbandoner­emo man mano questa modalità — conclude Tajani — ma non gli insegnamen­ti tratti e le nuove attitudini organizzat­ive che valorizzan­o risultato, lavoro per obiettivi, conciliazi­one».

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● Pubblicato il sondaggio interno al Comune che promuove il lavoro agile
● L’assessore Cristina Tajani
elogia l’innovazion­e ma avvisa: non è la normalità
● Venerdì il sindaco Sala che venerdì aveva invitato a far attenzione all’«effetto grotta»
(foto) Il dossier ● Pubblicato il sondaggio interno al Comune che promuove il lavoro agile ● L’assessore Cristina Tajani elogia l’innovazion­e ma avvisa: non è la normalità ● Venerdì il sindaco Sala che venerdì aveva invitato a far attenzione all’«effetto grotta»

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