Covid, pazienti in ospedale sotto quota mille
I nuovi contagi sono 62, un terzo debolmente positivi
Meno di mille pazienti in ospedale a causa del Covid-19, una sessantina di nuovi contagi. Il bollettino di ieri fotografa un trend in calo dell’epidemia. Sono 910 ora i letti ancora occupati nei reparti a media intensità di cura dedicati all’emergenza. «Meno 137 unità rispetto a lunedì» dice l’assessore alla Sanità della Regione Giulio Gallera. A questi vanno sommati i 51 malati che sono ancora ricoverati in terapia intensiva.
Si registrano poco meno di 7 mila tamponi effettuati e 62 nuovi contagi. Circa un terzo (18) è riferito a tamponi «debolmente positivi». Alcuni studi, tra cui quello coordinato dal San Matteo di Pavia e presentato lunedì, indicano che nei pazienti che hanno superato i sintomi il virus ha una carica bassa e non sarebbe più in grado di infettare, se non in una minima percentuale di casi. Sulla base di questi dati la Regione ha chiesto all’Istituto superiore di sanità di conteggiare separatamente i debolmente positivi nei report sull’andamento dell’epidemia. Ha inoltre domandato quali politiche sanitarie adottare con questi pazienti, che rischiano di rimanere bloccati in quarantene infinite.
La risposta è attesa a breve, forse già per oggi e sarà fondamentale per capire come valutare i casi che emergeranno nelle campagne di screening con test sierologici (per rintracciare gli anticorpi al coronavirus). Molti debolmente positivi vengono individuati tramite questi esami. Tra le iniziative al via, quella condotta dall’Ats di Brescia e della Montagna su un campione rappresentativo di cittadini nei Comuni del Bresciano più colpiti dall’epidemia.
In totale saranno effettuati circa 14 mila prelievi del sangue e, contestualmente, i tamponi, così da evitare lunghe attese tra un accertamento e l’altro. Per oggi inoltre è previsto un incontro tra i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Lombardia e il governatore Attilio Fontana per discutere di rilancio della sanità pubblica e medicina del territorio della regione.
L’intervento
Nel Bresciano parte il maxi screening con 14 mila prelievi e tamponi contestuali