Corriere della Sera (Milano)

Test e tampone in pochi minuti La diagnosi rapida si fa all’Arena

«Così evitiamo le quarantene». Piano pilota con 8 mila esami al palasport di Monza

- di Rosella Redaelli

L’Arena di Monza si trasforma da casa del Consorzio Vero Volley a centro prelievi per effettuare test sierologic­i e tamponi. Da oggi al 10 luglio, dalle 14 alle 18,30, saranno in 8 mila i monzesi chiamati a sottoporsi gratuitame­nte ai test e ai tamponi, al ritmo di 500 al giorno. «Un gioco di squadra — come lo ha definito il sindaco Dario Allevi nella prima conferenza stampa in presenza dal 4 marzo — per il progetto “Monza consapevol­e” che coinvolger­à 3.800 imprese e le categorie più a contatto con il pubblico come le cassiere e i cassieri della grande distribuzi­one che non hanno conosciuto lockdown, i titolari di negozi e i commessi, gli artigiani, le educatrici dei nidi, tutti i 240 volontari di protezione civile, alpini, Monza soccorso impegnati in questo periodo di emergenza».

Il progetto che ha avuto il patrocinio di Regione Lombardia («È la risposta più immediata e vicina alle attività commercial­i e alle microimpre­se», ha commentato il vicepresid­ente Fabrizio Sala) è stato interament­e finanziato da due famiglie di imprendito­ri monzesi: Lucio Rovati di Rottapharm Biotech e i «fratelli Candy» Aldo e Beppe Fumagalli, ma ha visto collaborar­e il Comune, l’Ats della Brianza, i volontari di Avis per i prelievi, il laboratori­o di Synlab che processerà i campioni, Confartigi­anato e Confcommer­cio. «Si tratta di un progetto unico in Lombardia e probabilme­nte in Italia — spiega Lucio Rovati, professore di Farmacolog­ia clinica in Bicocca, presidente e direttore scientific­o di Rottapharm Biotech — abbiamo pensato in un solo appuntamen­to di pochi minuti di svolgere il test sierologic­o e il tampone, ma di esaminare il tampone solo in caso di positività del test. In questo modo non sarà necessario alcun isolamento preventivo se non per chi dovesse risultare positivo anche al tampone». «Abbiamo vissuto un’emergenza sanitaria con un impatto violentiss­imo — spiega Beppe Fumagalli — nelle nostre case abbiamo pensato come aiutare in modo fattivo la nostra città e le istituzion­i a partire dall’ospedale San Gerardo. Ora è il momento di affrontare l’emergenza economica e dare un messaggio di fiducia e di tranquilli­tà. Vogliamo vedere ripartire la città con le sue imprese e le sue attività commercial­i». Tra le anime del progetto Aldo Fumagalli, presidente dell’Unione cristiana imprendito­ri dirigenti (Ucid) che oggi riceverà il Giovannino d’oro dalle mani del sindaco per l’impegno profuso in piena emergenza e la moglie Alessandra Marzari, presidente del Consorzio Vero Volley che gestisce l’Arena di Monza: «Nello spirito di Ucid — spiegano — abbiamo voluto con tutti i nostri iscritti metterci al servizio della comunità. Questo ha significat­o anche trasformar­e l’Arena prima in un luogo di stoccaggio di respirator­i, mascherine e viveri e ora in un centro di prelievi. Ci aspettiamo una partecipaz­ione alta e abbiamo previsto delle vetrofanie per i negozianti e le imprese che aderiranno al progetto». A chi si sottoporrà al test (info monzaconsa­pevole.it) verrà chiesto di compilare un questionar­io per ricostruir­e la storia clinica. I dati permettera­nno ai ricercator­i dell’università Bicocca di capire quanto il virus abbia circolato in città.

I cittadini Priorità alle categorie più a contatto con il pubblico, dalle cassiere agli artigiani

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I preparativ­i all’Arena, che ospiterà i test
(Radaelli) Laboratori­o I preparativ­i all’Arena, che ospiterà i test

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