Nella città senza cinema riapre sala parrocchiale
Da domani i lavori di ristrutturazione del vecchio Aquilone. Don Davide Milani: investimento sulla felicità
Lecco si prepara a dare nuova vita a una storica sala cinematografica: a 120 anni dalla costruzione sarà riqualificato il cinema Aquilone, chiuso ormai da anni.
LECCO Gli elementi in stile liberty che caratterizzano la sala saranno mantenuti e valorizzati, mentre all’esterno un restauro conservativo restituirà l’antico volto alla facciata, con il grande portone di via Parini da cui si accederà alla hall. In un momento in cui i cinema si interrogano sul proprio futuro, anche a causa dei provvedimenti restrittivi legati all’emergenza Covid, Lecco si prepara a dare nuova vita a una storica sala cinematografica nel cuore della città. A quasi 120 anni dalla sua costruzione e dopo esser stato per generazioni teatro e spazio per le proiezioni dell’oratorio della parrocchia di San Nicolò, sarà riqualificato il cinema Aquilone, chiuso ormai da anni. I lavori prenderanno il via domani e la conclusione è prevista per la prossima primavera. L’intervento, promosso dalla Comunità Madonna del Rosario, sarà di circa 900 mila euro, la metà stanziati da Fondazione Cariplo, a cui si sono aggiunti un ulteriore contributo di 200 mila euro di Regione Lombardia e le donazioni di privati. Nella nuova sala troveranno spazio circa 140 posti, una cinquantina sulla balconata, verrà digitalizzata la regia e il palcoscenico ospiterà uno schermo di otto metri per cinque. Previsto anche un impianto voci di ultima generazione. Film in prima visione, in una città dove l’unico cinema aperto è un’altra struttura parrocchiale, ma anche dibattiti e incontri.
«Riaprire adesso un cinema teatro, una casa della cultura, è un investimento sull’uomo e sulla sua felicità, è il vaccino contro la paura e l’isolamento — dice il prevosto di
Lecco, don Davide Milani, che è anche alla guida della Fondazione ente spettacolo della Cei —. Nella grande crisi della pandemia che stiamo attraversando sentiamo il bisogno di rinascita. Questo progetto ha preso forma perché la comunità cristiana vuole, anche attraverso questo spazio, aprirsi alla città, lanciando una proposta di qualità». Il passo successivo sarà la riqualificazione dell’oratorio San Luigi per cui è già iniziata la raccolta di fondi.