«Temo danni alla statua dalle pulizie»
L’autore dell’opera dedicata a Indro Montanelli «Se è stata danneggiata, chiederò i danni al Comune»
L’ altra faccia del danno: l’autore dell’opera dedicata a Montanelli attacca sulle opere di manutenzione: «Se è stata danneggiata con la pulizia, chiederò i danni al Comune».
Diceva che «le statue si fanno solo ai santi» e che «i monumenti sono fatti per essere abbattuti», lui che nel 1956 a Budapest raccontò gli ungheresi tirare giù dal piedistallo la gigantesca statua di Stalin. Eppure, se un giorno gliene avessero intitolata una, Indro Montanelli avrebbe voluto che a fargliela fosse lo scultore chiamato nel 2005 dall’allora sindaco Gabriele Albertini: Vito Tongiani. Che oggi, della statua imbrattata e di cui si chiede la rimozione, avverte: «Il modo in cui temo sia stata ripulita farà più danno della vernice che le hanno gettato addosso».
Perché?
«Nel video si vede uno dei volontari con una spazzola d’acciaio. Se l’hanno toccata con quella spazzola, la statua è rovinata».
Cosa si sarebbe aspettato? «Trovo incredibile che il Comune di Milano non mi abbia cercato per chiedermi come ripulirla. La statua andava schermata per impedire di intervenire».
Cosa si rischia?
«Sulla statua c’è una patina
CENTRO (Centro storico all’interno degli ex Bastioni): via Fiori Oscuri 13; p.za Baiamonti 1; via Lamarmora 2 ang. c.so P.ta Romana; via Santa Maria Segreta 6; via Vincenzo Monti 56.
NORD (Bovisa, Affori, Niguarda, Greco, Quarto Oggiaro, Certosa, Farini, Zara, Fulvio Testi, Melchiorre Gioia): via Candiani 122; v.le Certosa 121; via Ornato 13/A.
SUD (Ticinese, Vigentina, Rogoredo, Barona, Gratosoglio, Romana, Ripamonti): via Scheiwiller 2 ang. via Bacchiglione via Archimede 20; via Pezzotti 61.
EST (Venezia, Vittoria, Loreto, Città Studi, Lambrate, Ortica, Forlanini, Mecenate, Gorla, Precotto, Turro): via Denti 2 ang. v.le Romagna; via Pieri 1 ang. via Padova 256; via F. Casati 32 (int. Galleria Casati); p.le Loreto 7; via Pordenone 1.
OVEST (Lorenteggio, Baggio, Sempione, S. Siro, Gallaratese, Solari, Giambellino, Forze Armate, Vercelli, Novara, Paolo Sarpi): via F.lli Zanzottera 12; p.za Monte Falterona 3; via De Pretis 1; v.le S. Gimignano 13/A; v.le Coni Zugna 12.
NOTTURNE: p.za Cinque Giornate, 6.
SEMPRE APERTE: P.le Staz. P.ta Genova 5/3 (ang. via Vigevano 45); via Stradivari, 1; via Boccaccio, 26; c.so Magenta, 96 (ang. piazzale Baracca); v.le Lucania, 6; v.le Zara, 38; viale Famagosta, 36; piazza De Angeli ang. via Sacco; viale Monza 226. INFO: www.turnifarmacie.it naturale di 15 anni. Volevo lasciare la mia opera di bronzo naturale: ho dato una patina di nitrato di ferro allungato che le ha donato questo colore rossiccio. Occorreva trovare il modo migliore di togliere la vernice senza rovinare la superficie della scultura. Chiederò i danni al Comune se è stata rovinata».
Cos’ha voluto rappresentare di Montanelli?
«Scelsi una foto di Montanelli seduto su un pacco di giornali che batte un articolo. All’allora sindaco Gabriele Albertini
dissi che avrei voluto raffigurarlo così: nell’urgenza di compiere il suo lavoro. È la cosa meno trionfalistica che possa esistere».
Com’è nata la statua?
«È come se me l’avesse commissionata Montanelli nel 1991. Alcuni amici mi avevano invitato a cena a Montemarcello e mi sono trovato al suo fianco. Mi chiese cosa facessi. Io stavo lavorando alle sculture dei tennisti per lo Stade Roland Garros di Parigi: ne rimase colpito».
Da cosa?
«Mi chiese di cosa mi servivo per realizzarle. “Fotografie”, risposi. Rimase affascinato dal metodo che uso, seguo un percorso matematico fatto di punti e di linee. Quando le forme funzionano, allora la somiglianza è reale. Ci misi sei mesi per modellarlo, un anno complessivamente per realizzare la statua». Come finì la cena? «Montanelli mi disse: “Io sono contrario ai monumenti, ma se me ne dovessero fare uno, me lo dovrebbe fare lei”».
Hanno imbrattato la statua
Inaugurazione di Montanelli perché in Etiopia comprò e sposò una bambina di 12. Cosa pensa delle richieste di abbattere la statua?
«Non tengo al fatto che la mia scultura rimanga lì a tutti i costi, ma riterrei sbagliato rimuoverla. Mi colpì vedere che Montanelli, nei suoi due studi di Milano e Roma, teneva sempre la fotografia di quella ragazza. E trovo sbagliato giudicare fatti del passato con gli occhi di oggi».
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