Stelvio, Goggia e Brignone blindate in hotel
Tamponi per i componenti della nazionale femminile Blindate in albergo le campionesse Goggia e Brignone
Tamponi per i componenti della Nazionale femminile di sci allo Stelvio: i casi positivi sono 3, due tecnici e un atleta. Goggia e Brignone blindate in hotel. Ieri allenamenti sospesi per i test.
LECCO Covid allo Stelvio. Qualche linea di febbre, un leggero malessere, tanto da far scattare i protocolli sanitari stilati per la gestione del raduno sciistico. Un tecnico della Nazionale azzurra di sci alpino, che in questi giorni si sta allenando sul ghiacciaio dello Stelvio, in Valtellina, è risultato positivo al coronavirus e ora l’intera squadra, lo staff degli allenatori e il personale dell’albergo Livrio, dove dal primo di giugno alloggiavano la squadra femminile e quella dei giovani, sono stati sottoposti a tampone: complessivamente circa 150 persone.
I primi risultati nelle scorse ore: tre i casi di positività fino ad ora accertati, due tecnici e un atleta. Blindate nell’hotel in attesa degli esiti anche le campionesse Sofia Goggia, Federica Brignone, insieme a Marta Bassino e alle sorelle
Elena e Irene Curtoni. Ieri, allenamenti sospesi per consentire lo svolgimento dei test sui componenti del team. A spiegare quanto accaduto la Federazione italiana sport invernali: «Diciamo subito che stanno tutti bene— rassicura la Fisi —. Uno dei nostri tecnici, un ragazzo di trent’anni salito allo Stelvio venerdì mattina, quindi appena arrivato, ha mostrato sintomi influenzali. È stato portato all’ospedale di Sondalo dove è risultato positivo al tampone. Secondo il protocollo Ats è stato fatto il test a tutti coloro che si trovano in questi giorni presso l’hotel Livrio e sono stati scoperti altri due casi di Covid asintomatici: tutti e tre, compreso l’allenatore da cui sono partiti gli accertamenti, torneranno presto a casa per un periodo di quarantena».
L’albergo, 3.200 metri di quota, è in territorio altoatesino e sono scattati anche i controlli da parte delle autorità sanitarie di Bolzano, che hanno disposto ulteriori esami. Doppio tampone in poche ore dunque per i campioni azzurri. «Nessuna imprudenza — precisa la Federazione —. Ogni quindici giorni atleti e team vengono sottoposti ai test sierologici, finora sempre negativi. La situazione è costantemente monitorata dalla commissione medica Fisi, in continuo contatto con le autorità sanitarie, che provvederà immediatamente ad isolare eventuali casi di positività».
Intanto però la notizia ha creato qualche preoccupazione tra i genitori dei ragazzi degli sci club che in questi giorni hanno portato gli atleti in erba ad allenarsi sul ghiacciaio. «Impianti e piste sono regolarmente aperti. Al Livrio alloggia esclusivamente il team azzurro. Abbiamo sempre messo in atto tutti gli accorgimenti richiesti: misurazione della febbre, mascherine nei luoghi chiusi, disinfezione
Valanga rosa ove richiesto. Il protocollo di sicurezza ha funzionato, come dimostra quanto accaduto», taglia corto Umberto Capitani, direttore degli impianti dello Stelvio.
La Federazione
«Uno dei tecnici è arrivato con sintomi influenzali. Monitoriamo la situazione»