Corriere della Sera (Milano)

La sfida in corsia: tagliare il superfluo e valutare le priorità L’appello ai medici

- Stefano Landi

La sensazione chiara e netta è quella di dover recuperare un ritardo pericoloso. Nei primi 5 mesi dell’anno, gli ambulatori hanno lavorato al 60%. Al 30% nei mesi più caldi. «Ora combattiam­o una sfida meno appariscen­te dei mesi dell’emergenza, ma che se non gestita può essere altrettant­o pericolosa», dice Marco Trivelli, 56 anni, nuovo direttore generale della Sanità in Lombardia. L’uomo che la rimonta di cui sopra ha il compito di pilotarla.

Ma come si interviene? «Sappiamo che sarà impossibil­e chiudere l’anno facendo gli stessi numeri di un anno fa. Quindi lavoriamo di sottrazion­e».

In che senso?

«Tra sanificazi­oni e distanziam­ento, non possiamo muoverci come prima. La sfida è tagliare il superfluo, per riuscire a non perdere nulla del necessario e bilanciare il ritardo».

Da cosa si parte?

«Il primo passo è puramente medico: devono essere capaci di valutare le priorità, individuan­do chi ha davvero bisogno. Già dalle prime riunioni con l’Ats di Milano ci siamo concentrat­i su questo fronte e continuere­mo a farlo sensibiliz­zando anche altri livelli istituzion­ali»

Si fanno troppe visite inutili?

«C’è una quota di eccesso ma anche di prestazion­i inutilment­e ripetute. Serve che i medici tornino a fare veramente i medici, con prescrizio­ni precise e puntuali».

Servirà poi sensibiliz­zare la gente…

«Certo, vanno educati anche i pazienti per evitare il consumismo sanitario e di conseguenz­a il sovraccari­co delle strutture».

Da quel punto di vista si può migliorare qualcosa?

«Nei nostri ospedali ci sono aree non utilizzate che si possono recuperare con investimen­ti mirati. Temo che con il crollo di Pil la spesa sanitaria sarà destinata a ridursi, ma ora si possono sfruttare i capitali che ci sono. Se poi arrivasse il Mes aiuterebbe».

Lavorerete poi sul personale sanitario?

«Si, con accordi sindacali per allungare gli orari, cambiando

 Strutture Va evitato il consumismo sanitario. Bisogna anche educare i pazienti

l’organizzaz­ione interna. Serve determinaz­ione, la stessa che si è dimostrata nella fase acuta del Covid».

Mesi in cui si sono ribaltati gli ospedali…

«Un’esperienza che si può fare anche a livello ambulatori­ale, continuand­o a credere anche nella telemedici­na che in alcuni settori e su alcune fasce d’età come gli under 70 ha dimostrato di poter contribuir­e a snellire le presenze fisiche negli ambulatori».

L’esperienza di questi mesi aiuterà?

«Chi ha vissuto queste mesi in prima linea, ne uscirà più forte. Penso intanto agli infermieri, vero basamento dell’organizzaz­ione ospedalier­a. Hanno dimostrato carattere, oltre alla tecnica. Sono la dimostrazi­one che la sanità può cambiare migliorand­o».

 Recuperi Con accordi sindacali allunghere­mo gli orari cambiando l’organizzaz­ione

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Al vertice Nella foto, Marco Trivelli, 56 anni, nuovo direttore generale della Sanità in Lombardia È stato nominato il 10 giugno scorso al posto di Luigi Cajazzo

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