Mascherine altri 15 giorni Discoteche ok dal 10 luglio
Anche il calcetto deve attendere
La Lombardia sceglie di prorogare per altre due settimane la misura anti-contagio entrata in vigore ad aprile: mascherine all’aperto obbligatorie almeno fino al 14 luglio. Nonostante il caldo, ammette il governatore Fontana, ma in linea con «il parere dei virologi di mantenere le precauzioni anti-contagio». Dal 10 luglio potranno riprendere le partite di calcetto e gli altri sport di contatto, le discoteche e le sale da ballo.
L’ordinanza è stata firmata ieri dal governatore Attilio Fontana: mascherine obbligatorie all’aperto almeno fino al 14 luglio, ripresa delle partite di calcetto e dei balli sotto le stelle. I lombardi nonostante il caldo dovranno continuare a coprirsi naso e bocca quando usciranno di casa per evitare la diffusione di goccioline che possono trasmettere il coronavirus.
Il Pirellone sceglie così di prorogare per altre due settimane la misura anti-contagio entrata in vigore ad aprile. «Pulizia delle mani, distanziamento e mascherine ci stanno dando una risposta confortante — scrive Fontana su Instagram —, limitando il numero delle persone costrette a ricorrere a un ricovero o peggio alla terapia intensiva. Fa caldo, molto caldo, ma il parere dei virologi è ancora di mantenere le precauzioni anti-contagio, prima fra tutte l’uso della mascherina».
Fontana Fa caldo, molto caldo, ma il parere dei virologi è di mantenere ancora le precauzioni anticontagio
Il presidente della Lombardia «nonostante il fastidio di luglio» chiede ai cittadini un piccolo sacrificio e preferisce dare ascolto agli esperti, più che alle lamentele di chi non sopporta il rettangolino di stoffa sul viso. Giuseppe Remuzzi,
alla guida dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, in un’intervista al Corriere dei giorni scorsi riconosce che ora i malati di Covid-19 sono meno gravi e contestualmente rimarca: «Le mascherine servono». Anche l’epidemiologo Vittorio Demicheli, parte della task force lombarda, ripete: «L’epidemia è in chiusura, ma non è finita. Sì alle mascherine ancora per un po’».
L’ordinanza invita anche a disinfettarsi le mani e a mantenere almeno un metro di distanza dalle altre persone. Archiviati già da una settimana i guanti usa e getta per chi sale su un mezzo pubblico. Rimangono liberi di sorridere all’aperto i bambini al di sotto dei sei anni e chi fa attività
sportiva intensa. È prevista una deroga anche per i disabili e i loro accompagnatori. La scadenza del documento è il 14 luglio: dopo quella data potrebbe esserci il traguardo della libertà dalla mascherina. L’assessore alla Sanità
Giulio Gallera commenta a proposito: «Il virus c’è. Sarà diverso, sarà inferiore, ma c’è. Non dobbiamo abbandonare l’idea che la nostra normalità deve essere diversa. La mascherina che oggi è un sacrificio serve anche a questo. Vedremo se a metà luglio si potrà magari abbandonare temporaneamente, ma io penso che ognuno di noi deve comunque essere diligente nel capire che la riduzione della diffusione del virus dipende anche da un atteggiamento personale». Vengono prorogate anche le norme per la prevenzione dei contagi sul luogo di lavoro, con la misurazione della febbre per i dipendenti e la segnalazione dei casi sospetti all’Ats di riferimento.
Il documento contiene due novità molto attese. Dal 10 luglio potranno riprendere le partite di calcetto e gli altri sport di contatto, a patto che non ci siano incompatibilità con la situazione epidemiologica. Via libera anche a discoteche e sale da ballo, sempre dal 10 luglio, ma si potrà danzare solo all’aperto. Possono riprendere già da domani invece i congressi e le manifestazioni fieristiche. Il governatore ieri ha anche presentato il Comitato dei saggi per l’evoluzione del sistema sanitario lombardo, da cui si farà affiancare per ripensare la sanità regionale. Oltre a Remuzzi del Mario Negri ne fanno parte Gianluigi Spata, presidente dell’ordine dei medici della Lombardia, Gianluca Vago, medico ed ex rettore della Statale, Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Humanitas e Rosanna Tarricone, professoressa della Sda Bocconi School of Management. È in cantiere anche un rimaneggiamento della Legge Maroni sulla sanità: «Andremo a esaminare se ci sono cose che devono essere migliorate — dice Fontana — e che non hanno funzionato».