Corriere della Sera (Milano)

«Con il ponte Morandi nel cuore» Vigili del fuoco, la guida a Piccinini

Al comando in via Messina arriva l’uomo che ha diretto le operazioni dopo il crollo

- Di Cesare Giuzzi

La chiamata il 14 agosto quando mancavano venti minuti a mezzogiorn­o. Fabrizio Piccinini era nella sua casa di Cornale Bastida, sulla sponda del Po vicino a Voghera. «Una chiamata che non dimentichi. Come ogni ora di quella esperienza. Qualcosa che ti porti nel cuore e nella testa». L’ingegner Piccinini, vigile del fuoco da 30 anni e da 16 comandante (in Lombardia a Pavia, Lecco e Bergamo), da ieri è alla guida del comando provincial­e di via Messina. Sostituisc­e l’ingegner Carlo Dall’Oppio che va al comando di Catanzaro. Piccinini arriva da Genova, dopo 40 mesi nel capoluogo ligure durante i quali ha vissuto l’esperienza più tragica della sua carriera, il crollo del ponte Morandi e le sue 43 vittime.

Com’è stata quella telefonata?

«Non c’erano ancora notizie certe. Mi sono messo in macchina, ho pensato che sotto al ponte sul Polcevera c’erano 12 palazzi, ci abitavano 560 persone...».

E in questi casi cosa si fa? «Pensi, immagini e mentalment­e inizi a organizzar­e una strategia per un evento mai avvenuto prima. I terremoti, per capirsi, hanno maggiore estensione, provocano più vittime, ma in qualche modo siamo preparati. Abbiamo purtroppo una certa esperienza».

Uno scenario mai visto prima.

«Qui era tutto diverso, un crollo così grande nel centro di una città. Nella prima ora e un quarto l’emergenza vedeva in campo solo noi genovesi, poi è arrivata tutta la Liguria e alle 17 avevo 400 uomini arrivati da tutta Italia, compresa Milano».

Tutti hanno negli occhi quelle immagini. Ma voi vi siete infilati tra le macerie, calati nelle cavità dei piloni. Avete iniziato a salvare quante più vite possibile.

«Era una situazione impegnativ­a, pericolosa. Ma si doveva intervenir­e. Sono momenti in cui si mettono insieme tutte queste componenti e si agisce, questo vuol dire essere vigili del fuoco».

Il giorno più commovente?

«Ai funerali di Stato, quell’applauso incredibil­e, spontaneo. Non sapevo più da che parte guardare, mi veniva solo da piangere».

L’affetto nei vostri confronti è enorme.

«E i cittadini ce lo hanno testimonia­to a lungo. I miei ragazzi sono stati eccezional­i, dal più giovane al funzionari­o più anziano».

 Nell’emergenza Sono momenti in cui si valuta e si agisce, questo vuol dire essere vigili del fuoco

 ?? (foto), ?? Chi è
● L’ingegnere Fabrizio Piccinini 59 anni, origini pavesi, è da 30 nel corpo dei vigili del fuoco. Da 16 ha incarichi di comando, tra gli altri a Pavia, Lecco, Bergamo
● Da ieri è alla guida del comando provincial­e di via Messina: sostituisc­e Carlo Dall’Oppio che va al comando di Catanzaro
● Arriva da Genova da dove ha coordinato i soccorsi per il crollo del ponte Morandi
(foto), Chi è ● L’ingegnere Fabrizio Piccinini 59 anni, origini pavesi, è da 30 nel corpo dei vigili del fuoco. Da 16 ha incarichi di comando, tra gli altri a Pavia, Lecco, Bergamo ● Da ieri è alla guida del comando provincial­e di via Messina: sostituisc­e Carlo Dall’Oppio che va al comando di Catanzaro ● Arriva da Genova da dove ha coordinato i soccorsi per il crollo del ponte Morandi
 ??  ?? 14 agosto ‘18 Alle 11.36 della vigilia di Ferragosto, mentre su Genova infuria un temporale il ponte Morandi crolla sul letto del torrente Polcevera e su parte della ferrovia sottostant­e. Alla fine i morti sono 43 con decine di feriti. Le cause del crollo, secondo la Procura di Genova, sono legate alla pessima e carente manutenzio­ne del ponte autostrada­le
14 agosto ‘18 Alle 11.36 della vigilia di Ferragosto, mentre su Genova infuria un temporale il ponte Morandi crolla sul letto del torrente Polcevera e su parte della ferrovia sottostant­e. Alla fine i morti sono 43 con decine di feriti. Le cause del crollo, secondo la Procura di Genova, sono legate alla pessima e carente manutenzio­ne del ponte autostrada­le

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy