Il bidello (e non solo) che sale in cattedra «Giornata di 18 ore»
Dopo il lavoro studi serali al Puecher Olivetti di Rho
Un collaboratore scolastico da 100 e lode. Basterebbe questo a rendere speciale la storia di Vincenzo Pedaci, 41enne di Rho. Invece c’è molto altro. Vincenzo, unico diplomato con lode ai corsi serali del Puecher Olivetti di Rho, conosce bene l’istituzione scolastica. Ha ricoperto tutti i ruoli (tranne il dirigente): è stato docente, studente e oggi, neodiplomato in Manutenzione dei Mezzi di Trasporto, lavora come bidello all’Istituto Comprensivo di Basiglio. È il secondo diploma, dopo quello da tecnico delle industrie elettroniche, che aveva preso da giovane, al Crea di Acri. Poi, mille esperienze. Qualche mese in Germania, occupato nel settore della ristorazione. Dopo ha girato l’Italia come tecnico di una ditta di manutenzione. «Poi ho trovato un’opportunità diversa e per cinque anni ho diretto una filiale in franchising di un discount. Infine sono tornato all’elettronica» racconta. Un grave infortunio a un braccio lo costringe, però, a una nuova a deviazione. Per fortuna, un amico lo accoglie nella sua ditta di autoricambi dove ha lavorato fino a quattro anni fa, quando prende la decisione di seguire Valentina, la sua compagna, a Rho. Qui Vincenzo scopre i corsi serali del Puecher e si iscrive. E, intanto, si ritrova dall’altra parte della cattedra: ottiene incarichi da insegnante tecnico pratico (per cui non è richiesta la laurea) di elettronica all’Ipsia e all’Itsos di Cernusco sul Naviglio. Ma cambia idea e fa domanda per il ruolo del collaboratore. Basiglio è lontano, ma lui accetta subito. «Insegnare dà più soddisfazioni, ma questo è un percorso meno precario» dice. In questi anni la sua giornata tipo cominciava con la sveglia alle 5, lo studio fino alle 6.30, poi la coda in tangenziale per arrivare a scuola. Nel pomeriggio, rientro a casa e poi sui banchi dalle 19 alle 23. «Il 100 e lode è merito anche degli insegnanti validissimi e sempre dalla parte di noi studenti. La mia compagna, inoltre, mi ha sostenuto e motivato. E anche la dirigenza della scuola dove lavoro, sapendo dei miei studi, mi è venuta incontro». Con due diplomi potrebbe tornare in cattedra. «Una volta ottenuto il ruolo, potrei prendere l’aspettativa per insegnare, ma almeno avrei le spalle coperte».
Il successo Merito degli insegnanti sempre dalla parte di noi studenti e della mia compagna che mi ha sostenuto