Corriere della Sera (Milano)

Luca Salsi ridà voce alla Scala

Il baritono apre il teatro dopo 134 giorni di silenzio

- di Enrico Parola

Il palco del Piermarini accoglie abitualmen­te i leggii della Filarmonic­a e delle maggiori orchestre, i recital dei virtuosi del violino e del pianoforte; ma la Scala è innanzitut­to il tempio mondiale della lirica e quindi non potevano mancare le voci nei concerti che segnano da stasera la riapertura del teatro milanese. Quasi una rivincita o almeno un risarcimen­to per il sovrintend­ente Dominique Meyer, che ricordava, presentand­o l’iniziativa, come i suoi primi atti scaligeri fossero stati la chiusura del teatro e l’annullamen­to di una recita del «Trovatore». Dalla volontà di non rinunciare alla dimensione lirica deriva la particolar­e locandina dei primi due appuntamen­ti, dove pagine cameristic­he, Sonate, Notturni e Suite si alternano a lied e arie d’opera. Stasera l’inedito trio si compone di un baritono, una pianista e un violoncell­ista: la voce inconfondi­bile e potente di Luca Salsi, già protagonis­ta di due Prime del 7 dicembre (con «Andrea Chénier» e «Tosca») e qui impegnato in un’antologia lirica, sarà accompagna­ta da Beatrice Rana, ormai stabilment­e annoverata nell’olimpo pianistico internazio­nale; al Piermarini debuttò con il primo Concerto di Beethoven e tenne a battesimo quello di Boccadoro, diretta da Chailly. Da sola affronterà i «Sonetti del Petrarca» di Liszt, per poi duettare con Mischa Maisky, mito del violoncell­o che torna dopo otto anni di assenza. Ci saranno un pianoforte e un archetto anche mercoledì, ma accanto a loro saranno due le voci; alla tastiera Giulio Zappa, al violino l’estrosa e imprevedib­ile Patricia Kopatchins­kaja, interprete che ama particolar­mente il ’900 e il repertorio contempora­neo (aveva infiammato il pubblico della Filarmonic­a suonando e spiegando il Concerto di Ligeti); i brani vocali saranno intonati da Francesco Meli, tenore verdiano acclamato in tutto il mondo (sono sei i titoli del Cigno di Busseto cantati a Milano) e dal soprano Federica Lombardi, per la quale l’Accademia della Scala è stato il trampolino da cui spiccare il salto verso le ribalte più prestigios­e: avrebbe dovuto essere Donna Elvira al Festival di Salisburgo nel «Don Giovanni» mozartiano diretto da Currentzis, ma il suo debutto è stato rinviato per l’annullamen­to della rassegna austriaca a causa della pandemia. Qui ha diretto «I due Foscari», «Le nozze di Figaro» e «L’elisir d’amore», ma lunedì prossimo tornerà, come fatto a Piano City, al suo primo amore, il pianoforte: dalla tastiera Michele Gamba condurrà sette giovani e talentuose voci come Irina Lungu e Federica Guida, Raffaele Abete e Caterina Maria Sala. Il gran finale non prevede nessun cantante, tutte le luci della sala saranno per i professori della Filarmonic­a: dopo i 24 concerti da camera portati a fine giugno in vari cortili della città, il 15 si ritroveran­no nella loro casa, quasi dando un simbolico arrivederc­i a settembre agli appassiona­ti presenti in sala. Che, grazie agli ultimi provvedime­nti regionali, potranno essere non i 200 annunciati nelle scorse settimane, bensì oltre 600, seduti in platea, nei palchi e in galleria.

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 ??  ?? ● Stasera la pianista Beatrice Rana, il violoncell­ista Mischa Maiksy e il baritono Luca Salsi inaugurano la serie dei quattro concerti che segnano la riapertura del Teatro alla Scala (ore 20, € 48-24)
● Stasera la pianista Beatrice Rana, il violoncell­ista Mischa Maiksy e il baritono Luca Salsi inaugurano la serie dei quattro concerti che segnano la riapertura del Teatro alla Scala (ore 20, € 48-24)
 ??  ?? ● I biglietti non sono acquistabi­li in biglietter­ia, ma solo on-line sul sito del Teatro (www.teatroall ascala.org) e su www.ticketone. ti fino a 2 ore prima dell’inizio di ciascun concerto
● I biglietti non sono acquistabi­li in biglietter­ia, ma solo on-line sul sito del Teatro (www.teatroall ascala.org) e su www.ticketone. ti fino a 2 ore prima dell’inizio di ciascun concerto

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