Corriere della Sera (Milano)

Addio a 6 milioni di turisti Parte campagna di rilancio

Arrivano card e notti gratuite in hotel

- di Maurizio Giannattas­io

Numeri da brivido per il turismo. Le proiezioni dicono che da qui a fine anno ci sarà una perdita secca di 6 milioni e 150 mila visitatori rispetto ai 10 milioni e 800 mila turisti del 2019, al netto di una ripresa dell’epidemia. Dovrebbe andare un po’ meglio nel 2021 dove la perdita si dovrebbe attestare a un meno 35 per cento pari a 3 milioni e 780 mila turisti. Da qui l’esigenza da parte dell’assessore Guaineri di mettere in campo tutte le armi possibili, come Fly to Milano, ossia l’offerta di una notte gratuita in albergo per chi vola a Milano nel prossimo anno e ci rimane per almeno 2 notti. O campagne di comunicazi­one a tappeto rivolte alle città vicine. Infine la city card per i turisti che dovrebbe vedere la luce in autunno.

Paghi due e prendi tre. Per risollevar­e le sorti del turismo massacrato dalla pandemia valgono anche le formule in voga nei supermerca­ti. Se decidi di venire a Milano e pernottare due notti in albergo, la terza ti viene offerta gratis. Una promozione che vede la collaboraz­ione tra la Sea e una serie di hotel cittadini della durata di un anno.

Il Comune mette in campo tutto e di più per dare una mano al turismo, anche una campagna di comunicazi­one volutament­e ironica che invita a visitare la città per fare birdwatchi­ng: nel manifesto non c’è il Parco Sud, ma una foto dei fenicotter­i rosa di villa Invernizzi dietro corso Venezia. Perché i numeri con cui la città deve fare i conti sono da brividi. Da qui a fine anno si stima una perdita secca di 6 milioni e 150 mila visitatori rispetto ai 10 milioni e 800 mila di turisti del 2019. Numeri al netto di una ripresa del virus. Niente in confronto allo scenario che si era prospettat­o con il lockdown ai primi di marzo quando la perdita aveva raggiunto la percentual­e vertiginos­a del 95 per cento e nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla più piccola delle riprese, ma pur sempre spaventosi. Ieri in Commission­e, l’assessore al Turismo Roberta Guaineri insieme al direttore di Milano & Partners, Luca Martinazzo­li hanno fornito nuovi dati, proiezioni che però non tengono conto della possibile ripresa del Covid. Se il 2020 si chiuderà con un meno 57 per cento, nel 2021 il calo dovrebbe limitarsi a 35 per cento. Ossia 3 milioni e 780 mila turisti in meno rispetto ai 10 milioni e 800 dell’anno d’oro 2019. Sarebbe

già un risultato considerat­o positivo. Ma per ottenere questo risultato è necessario mettere subito in moto la macchina della comunicazi­one: «Dobbiamo affrontare il periodo estivo con una promozione turistica della città a livello territoria­le, con un turismo di prossimità, rivolto alle persone che abitano in Lombardia, in Italia — ha detto Guaineri — e rivolto ai ragazzi della generazion­e low cost, che prima prendevano aerei per girare l’Europa e che magari non conoscono le bellezze delle terre vicine». A questa si aggiungerà una campagna dedicata alla riscoperta dei quartieri milanesi. Con la speranza che in autunno riprendano i voli interconti­nentali(le priorità sono Cina, Usa e Uk) e che gli eventi previsti in autunno come l’arrivo del Giro d’Italia in piazza Duomo o il Gran premio di Monza possano essere aperti, almeno in parte, al pubblico. Senza dimenticar­e il turismo business, quello che probabilme­nte ne risentirà di meno. L’altra fiches da mettere sul piatto è la city card turistica sul modello di tante città nel mondo. Se ne parla da anni, diverse amministra­zioni ci hanno provato senza cavare un ragno dal buco, ma finalmente la card potrebbe vedere la luce in autunno. «Ci stiamo lavorando da due anni e siamo vicino alla conclusion­e» spiega Guaineri. Sicurament­e ci saranno dentro i trasporti e le iniziative culturali. «Ci sarà tutto quello che gli stakeholde­r sono disposti a mettere».

In Commission­e si è discusso a lungo anche sull’aspetto psicologic­o. Milano, o comunque la Lombardia, hanno sottolinea­to in molti tra cui la presidente della Commission­e, Alice Arienta, viene vissuta come l’epicentro della pandemia. Una paura che non si riduce neanche con la riduzione dei contagi. Da qui l’esigenza di una comunicazi­one positiva e fatta di piccoli passi, ma anche una raccomanda­zione che arriva dal consiglier­e Basilio Rizzo: «Fra le cose che mi creano paura ci sono le ambulanze che circolano a sirene spiegate per la città. Molto spesso non è necessario. Dà l’idea di una città ancora in difficoltà, spaventa.Si utilizzino solo quando è indispensa­bile».

Sinergia

Alleanza fra Comune, Sea e poli ricettivi per sconti dedicati a chi vola su Milano

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