Corriere della Sera (Milano)

In battello e poi a piedi, ecco l’altro lago

Torno, Moltrasio e la Via Verde. Alla scoperta dei percorsi lombardi quasi sotto casa

- di Roberta Schira

Non è proprio questione di chilometro zero, ma poco ci manca. Sarà un’estate nel segno degli itinerari sotto casa: comunque una bella occasione di riscoperta di itinerari lombardi dati magari per scontati. Cinque minuti di battello pubblico separano Torno da Moltrasio, borghi sulle rive opposte del ramo occidental­e del Lago di

Como. Da Moltrasio, pochi passi dalla Trattoria del Fagiano, parte la Via Verde: circa 7 chilometri che portano a Laglio. Non consigliam­o di sbirciare Villa Oleandra di George Clooney, ma la tentazione ci sarà. Case di pietra tra i boschi, chiese, cappelle. Sentieri costeggiat­i di ortensie viola e ville con giardini. Indirizzi (segreti) in battello e a piedi.

Cinque minuti di battello pubblico separano Torno da Moltrasio, borghi sulle rive opposte del ramo occidental­e del Lago di Como. Da Moltrasio, pochi passi dalla Trattoria del Fagiano, parte la Via Verde: circa 7 chilometri che portano a Laglio. Non consigliam­o di sbirciare Villa Oleandra di George Clooney, ma la tentazione ci sarà. Il sentiero si snoda a mezza costa e regala magnifiche viste del Lario, nella zona che incantava Stendhal. In un’ora e mezzo di facile camminata, si intercetta­no case di pietra tra i boschi, chiese, cappelle. Tornati a Moltrasio, merita una tappa la bottega del liutaio Alessio Linzaghi (per la visita, tel. 3491939079): il borgo è «musicale», qui veniva a ispirarsi Vincenzo Bellini. Per spiluccare durante il ritorno, pausa al Micromerca­to di Moltrasio (via Fratelli Raschi 9) per il

Pan Méino di farina gialla e fiori di sambuco e il formaggio zincarlin, raro e ricercato. Sul porticciol­o di Torno affaccia il ristorante e albergo Vapore (tel. 031.419311), perfetto per una notte romantica e piatti dal sapore di altri tempi, come lavarello e burro. Attraente per il turismo con forti disponibil­ità c’è Il Sereno (via Torrazza 10, tel. 031.5477800), hotel progettato da Patricia Urquiola. Pranzo e cena qui portano la firma di Andrea Berton: ci si può togliere lo sfizio di mangiare a pelo d’acqua piatti d’autore o un club sandwich a regola d’arte. A pochi passi, di fianco alla chiesa di San Giovanni, che conserva un chiodo della Croce, parte il cammino verso la cinquecent­esca Villa Pliniana, eretta sopra una fonte di acqua carsica descritta da Plinio il Giovane e studiata da Leonardo. Vale la pena arrivare nei pressi, in 20 minuti, percorrend­o il sentiero costeggiat­o di ortensie viola e ville con giardini. Come la Villa Romantica, che appartenne allo scrittore Raffaele Calzini; la rese protagonis­ta dei racconti «Amanti»: lo ricorda una pagina del libro incollata sotto il campanello, meta di innamorati che sostano lì davanti per scambiarsi un bacio carico di promesse.

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Dimore Villa Fontanelle a Moltrasio
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